MotoGP, addio alla Honda: l’annuncio del direttore è inaspettato

La casa giapponese Honda è entrata in una crisi profondissima. Ecco cosa è avvenuto nella passata stagione e cosa ha spinto anche Marc a cambiare aria.

La casa di Tokyo è passata nel giro di pochissimi anni dal dominare in top class a ritrovarsi nelle ultime posizioni della classifica. Nelle ultime due annate ha chiuso, in graduatoria costruttori, alle spalle sia della Suzuki dimissionaria che della Yamaha, nel 2023, che ha corso con il solo team factory. Si tratta di una crisi senza precedenti per la Honda.

MotoGP, addio alla Honda
Honda nel baratro (Ansa) tuttomotoriweb.it

Nel team satellite è arrivato Zarco al posto di Rins. In HRC Luca Marini sarà il sostituto di Marc Marquez. Quest’ultimo, ad un anno di distanza da suo fratello, è scappato da una situazione che si stava facendo insostenibile. Sul piano pratico la scelta si è resa necessaria per quanto non è detto che avrà le possibilità di coronarsi campione, ma almeno ci proverà. In sella alla RC213V non aveva più la chance di lottare contro le Desmosedici. La crisi tecnica è molto profonda e servirà un miracolo anche perché le regole sono stabili.

Nel 2022 la Suzuki, a sorpresa, ha deciso di lasciare la top class, nonostante in quell’annata aveva vinto dei Gran Premi. La stessa fine rischiano di fare anche Yamaha e Honda se non torneranno ad essere competitive. Per ovviare a questo deficit prestazionale che si è venuto a creare con la brand europei, Ducati in primis, le squadre in difficoltà avranno la possibilità di avere delle concessioni. Più test, più mescole e motori nel tentativo estremo di risollevare la china. Per la Dorna e gli organizzatori perdere un costruttori come Honda, numero 1 al mondo, sarebbe un disastro.

MotoGP, guai in vista in casa Honda

Già la griglia è ridotta all’osso e, conseguentemente, si verrebbe a creare una situazione difficilissima anche per le altre parti in causa. Ad oggi l’unica soluzione l’ha descritta, con grande lucidità, il tecnico della Ducati Luigi Dall’Igna. L’ingegnere veneto, infatti, ha lanciato un amo alla Honda e alle altre squadre in difficoltà. Un tentativo estremo di salvare anche la MotoGP stessa.

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MotoGP, guai in vista in casa Honda

Dall’Igna, a Motorsport, ha dichiarato: “Noi non eravamo contrari. Eravamo favorevoli ad aiutarli. Secondo me quando un costruttore è in difficoltà, è giusto dargli una mano affinché cresca e si avvicini a chi sta vincendo. Sì, sono completamente contrario a dare concessioni ad Aprilia e KTM. La prima ha vinto due corse, la seconda si è giocata il podio in quasi tutti i GP dell’ultima parte di stagione. Non capisco perché dare vantaggi a loro“.

Parole sagge di un uomo che è consapevole della pericolosità della concorrenza. “Abbiamo accettato le concessioni perché abbiamo ritenuto che fosse più importante aiutare Yamaha e Honda che disapprovare i vantaggi che avranno Aprilia e KTM. Se Honda decidesse di lasciare la MotoGP, sarebbe un problema per tutti. Per aiutare Yamaha e Honda abbiamo dovuto accettare le concessioni agli altri, in questo senso abbiamo firmato. Più competitive saranno le marche, più bello sarà il mondiale“, ha concluso Dall’Igna.

Lo spettacolo, salvo clamorosi ribaltoni, sarà garantito dai ducatisti. Sarà un tutti contro tutti alla caccia della corona di Bagnaia. Quest’ultimo dovrà vedersela contro 7 motivatissimi centauri che saranno messi nelle migliori condizioni per eccellere. In casa Honda hanno brevettato una soluzione che potrebbe fare la differenza in futuro.

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