Ezpeleta, schiaffo a Yamaha e Honda: la frase sulla Ducati è tutta un programma

Duro colpo di Carmelo Ezpeleta contro Yamaha e Honda, con i colossi giapponesi che non saranno soddisfatti delle risposte ricevute.

In questi anni il ruolo di Dorna è stato determinante nella gestione della MotoGP, partendo soprattutto dalla decisione di quante moto far scendere in pista. Il CEO di questa società che regola il MotoMondiale è Carmelo Ezpeleta, con quest’ultimo che non si è mai tirato indietro nel lanciare una serie di critiche spesso anche non troppo velate.

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Carmelo Ezpeleta (Ansa – nextmoto.it)

Non ci sono dubbi sul fatto che questi siano gli anni d’oro della Ducati, con la casa di Borgo Panigale che si è messa in evidenza con una serie di straordinari successi con Pecco Bagnaia in sella alla due ruote emiliana. Il trionfo per il secondo anno consecutivo dimostra come Nuvola Rossa sia sempre più dominante, ma non solo il Team Factory.

Già nel 2022 la lotta al Mondiale per gran parte della stagione ha visto anche la Gresini di Enea Bastianini, ma oltre a lui e a Bagnaia vi erano anche la Yamaha di Fabio Quartararo, vero rivale, e la Aprilia di Aleix Espargarò. Nel 2023 invece, tolto qualche sussulto da parte della KTM di Brad Binder, la lotta al titolo è sempre stata tutta interna alla Ducati, con il secondo posto che è finito nella mani della Pramac di Jorge Martin e il terzo in quello della VR46 di Marco Bezzecchi.

A quanto pare non tutti sono contenti di un dominio così evidente e netto da parte della Ducati, con otto moto in griglia di partenza che per qualcuno sarebbero troppe. A stroncare ogni possibile critica a riguardo ci ha pensato direttamente Carmelo Ezpeleta, con quest’ultimo che ha messo in chiaro le cose.

“Andava bene quando a farlo erano Honda e Yamaha?”: Ezpeleta chiude la polemica

Ezpeleta di recente ha avuto modo di essere intervistato da “La Repubblica”, con il noto giornale meneghino che ha deciso di domandare al dirigente iberico se effettivamente fossero corrette le critiche da parte delle case motociclistiche di fronte a una MotoGP che parte sempre con ben otto Ducati ai nastri di partenza.

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Honda e Yamaha (Ansa – nextmoto.it)

“Ci sono stati diversi campionati nei quali si iniziava con otto Honda o con otto Yamaha e nessuno si è mai lamentato. Non vedo perché ora dovrebbe essere diverso. Ora dobbiamo aiutare le marche giapponesi, così come faremo lo stesso con KTM e Aprilia. L’intento di Dorna infatti è quello di avere un MotoMondiale quanto più competitivo possibile, in modo tale da poter eleggere realmente il miglior pilota del mondo“. Ecco dunque qual è il pensiero di Carmelo Ezpeleta.

Ricordiamo inoltre come dalla scorsa stagione siano vacanti due posti, ovvero quelli lasciati liberi dal clamoroso addio della Suzuki. La KTM ha richiesto di estendere il proprio numero di moto da quattro a sei, al momento controlla anche il Team GasGas, ma Dorna ha sottolineato come il posto della Suzuki sarà occupabile solo da una scuderia ufficiale, come Kawasaki o BMW. La MotoGP ha subito grossi cambiamenti negli ultimi anni e ora le grandi marche giapponesi devono provare a tornare gloriose come un tempo.

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