Bici e monopattini elettrici in treno, si può davvero fare? In pochi lo sanno, ecco la verità

Novità shock in Italia: possibili cambiamenti sul trasporto di bici e monopattini in treno? Ecco tutti i dettagli in merito…

Anche se in Italia la cultura legata al suo utilizzo è meno sviluppata rispetto ad altre nazioni, spesso anche per mancanza di infrastrutture ideali a una diffuso maggiore del suo uso, non può essere sottovalutata l’importanza che la bicicletta ripone nella vita di tantissime persone.

Un recente rapporto di Lega Ambiente, tra le altre cose, indica in superiore al milione la quantità di persone che affermano di usare sistematicamente questo tipo di mezzo per i propri spostamenti. Variabili i motivi per cui molti la preferiscono, sui medio-piccoli spostamenti, all’automobile: risparmio economico, salute, meno stress, nessuna problematica legata a parcheggi e traffico.

Bici e monopattini elettici in treno si o no?
Un interrogativo importante per molti pendolari: ecco la risposta (Nextmoto.it)

Negli ultimi anni, la “viabilità lenta” ha visto poi, un po’ in tutta Europa, l’introduzione di una grossa novità: i monopattini elettrici. Molto spendibile soprattutto per praticità e versatilità, può rappresentare una sorta di grimaldello utile agli spostamenti in contesti trafficati e nei centri città. Di fatto, i monopattini possono presentare tutti i vantaggi sopra elencati per quanto riguarda la bicicletta.

La loro introduzione ha, al contempo, provocato anche alcune polemiche per via delle questioni legate all’alta velocità che possono toccare, oltre al fatto di non essere facilmente visibili a mezzi di grandi dimensioni come camion, pullman e autosnodati. Il fatto di non dover disporre di alcuna patente per guidarli, inoltre, ha creato dibattito sulla questione.

Chi utilizza biciclette e monopattini abitualmente, avrà avuto modo anche di portarli a bordo di un mezzo pubblico. Nelle ultime ore, però, tale scenario sembrava diventare particolarmente a rischio estinzione, o comunque non più di così comoda realizzazione.

In pochi conoscono la risposta: cosa potrebbe cambiare?

Nelle scorse settimane, infatti, era stata annunciata la decisione di andare a regolamentare in maniera molto severa il loro trasporto sui treni targati Trenitalia. Bici pieghevoli e monopattini, infatti, avrebbero dovuto essere trasportabili in maniera più complicata rispetto a quanto accaduto fino ad oggi. Per tutti i “bagagli speciali”, categoria che comprende anche dispositivi sciistici e passeggini, infatti, sembrava in divenire una nuova condizione necessaria da rispettare: la somma delle dimensioni totali non avrebbe dovuto essere superiore a 200 cm (lunghezza più larghezza più profondità).

A questo, rischiava di andarsi ad aggiungere l’obbligo di dover riporre gli stessi in una sacca di trasporto di dimensioni non oltre il limite di 80x110x45 cm. Un cambiamento che, probabilmente, avrebbe limitato di molto le possibilità di trasporto degli stessi, oltre che rendere molto scomodo il loro precedente e successivo utilizzo nel tragitto per arrivare, per l’appunto, al treno.

Risposte monopattini e bici elettrici
Cosa potrebbe cambiare, se entrasse in vigore il nuovo regolamento? I dettagli (Nextmoto.it)

I provvedimenti, che nelle intenzioni iniziali avrebbero preso piede a partire dal primo giorno di marzo, non hanno però trovato vera concretizzazione, anche a seguito delle numerose polemiche che, in rete e non sono, si sono susseguite giorno dopo giorno. Il tutto, peraltro, nell’ambito di un provvedimento più ad ampio raggio, che avrebbe, tra le altre cose, limitato a due i bagagli a persona da imbarcare sulle Frecce, con sanzione da 50 euro e discesa dal treno per i passeggeri che non avrebbero rispettato la direttiva.

La partita, ad ogni modo, è ancora aperta. I provvedimenti sono stati solo sospesi. Domani, mercoledì 6 marzo, è previsto un incontro tra Trenitalia stessa e alcune associazioni dei consumatori, che si erano dette perplesse soprattutto del fatto che, questo tipo di regole prospettate, sembravano essere assimilabili a provvedimenti tipici degli aerei low cost, oltre ad essere state comunicate in maniera poco chiara e tempestiva.

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