Novità 2010: Honda VFR1200F

[galleria id=”1221″]Era ora. La Honda VFR1200F 2010 è stata finalmente svelata al pubblico. Dopo un anno di indiscrezioni e rumors ecco il tanto atteso momento. La casa giapponese ha infatti esposto al mondo intero una delle moto più attese dell’anno.

Molte le innovazioni presenti in questo due ruote. La Honda ha deciso di investire in maniere sontuosa su questo progetto, al fine di dar vita ad una moto che sia in grado di conciliare al meglio la sportività con l’attitudine a macinare migliaia di Km.
 
Spicca a prima vista il fantasioso design di questa moto. La VFR presente infatti una carenatura a doppio strato, che oltre ad essere esteticamente notevole svolge anche un’importante funzione. In primis il doppio strato consente una circolazione dell’aria tale da far si che la moto abbia una maggiore stabilità e dinamicità.
 
Al contempo tale carenatura permette anche un ottimizzazione del raffreddamento del motore e anche di render confortevole la guida del pilota dissipando il calore prodotto dal propulsore.
 
Propulsore che a sua volta è il classico Honda V4 con una configurazione decisamente originale. In questo motore l’angolo incluso tra i cilindri è stato portato da da 90° a 76°. In più i cilindri anteriori sono distanziati tra loro e quelli posteriori ravvicinati, in modo da ottimizzare lo spazio a disposizione e da centralizzare le masse.
 
Tale configurazione comporta un accrescimento generale delle prestazioni. Questo due ruote riesce ad erogare ben ben 172,2 cv a 10.000 giri con un’altisonante coppia massima pari 129 Nm a 8.750 giri. Il tutto va dunque ad arricchire una moto che potrà contare anche sulla trasmissione cardanica bandendo dunque l’uso della classica catena.
 
Riguardo alla ciclistica, la nipponica VFR consta di un robusto telaio a doppia trave “a diamante” in alluminio. All’anteriore è presente una consistente forcella telescopica da 43 mm (regolabile nel precarico) che garantisce un pieno controllo del mezzo mentre di converso al posteriore è rilevabile un forcellone abbinato ad un monoammortizzatore posteriore con Unit Pro-Link (che peraltro è regolabile).
 
Il comparto frenante è invece abbastanza ordinario. I dischi presenti all’anteriore sono “guidati” da pinze radiali a sei pistoncini gestite da un sistema di ABS combinato che bilancia sapietemente la frenata tra i due assi.
 
Oltre queste specifiche, questo gioiellino potrà contare su moltissimi optional. Borse, borsette, bauletti, navigatori satellitari e quant’altro contribuiranno infatti ad accrescere l’appeal di un mezzo predestinato a riscuotere successo.
 
Per Gennaio (data in cui questa moto verrà diffusa nei concessionari) infatti è prevedibile un’escalation di acquisti da parte degli appassionati del genere.

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