Caschi non omologati: assoutenti sporge denuncia

[galleria id=”847″]Ogni buon centauro sa quanto sia importante avere in testa un casco ben allacciato ma soprattutto efficiente. Il più delle volte infatti proprio questo accessorio può fare la differenza in caso di sinistro.

Pertanto è bene, nello scegliere il proprio casco, impiegare la stessa perizia e la stessa precisione utilizzata in fase di acquisto della moto. Del resto il mercato da decine di spunti, pertanto non è di certo impossibile munirsi di un buon casco.
 
Oggi però, i centauri sono chiamati a fronteggiare un’altra vergognosa piaga: il problema dei caschi non omologati. Vi sono infatti delle case che non si curano neanche minimamente di omologare regolarmente i loro prodotti, a scapito ovviamente della sicurezza dei consumatori.
 
Alla luce di ciò, l’Assoutenti Liguria si è premurata di presentare un esposto all’antitrust proprio per arrestare la commercializzazione di questi prodotti. Commercializzazione che, a detta della Guardia di Finanza, costituisce un fenomeno in netto aumento (ne sono la prova le centinaia di caschi sequestrati con tanto di omologazioni irregolari) in diverse regioni della penisola. E’ sufficiente a tal proposito ricordare la presenza di 30 mila caschi irregolari nella sola Liguria.
 

Secondo Furio Truzzi, presidente dell’assoconsumatori, questa denuncia deve essere considerata un passo obbligatario per la salvaguardia dell’incolumità del’utenza, che a causa di un casco non omologato potrebbe andare incontro a diverse conseguenze. Prima su tutte la carenza di sicurezza, ma anche la mancata copertura assicurativa in caso di sinistro, oltre anche alla possibilità di incappare in salate multe in caso di accertamento su strada delle forze dell’ordine.
 
Pertanto, lo stesso Truzzi ha invitato esplicitamente i possessori di caschi senza adeguata omologazione a recarsi presso la gdf per riconsegnare il casco, salvo poi chiedere il rimborso presso il rivenditore (muniti ovviamente di scontrino fiscale e verbale di denuncia).
 
Nell’ambito di tale dissertazione, è bene inoltre chiarire che l’impegno dell’assoutenti non è diretto solo alla tutela del motociclista. L’assoutenti mira infatti a far luce su queste irregolarità, sanzionando i produtturi responsabili, tutelando di converso anche i rivenditori che in buona fede hanno acquistato tali prodotti, salvo poi essere informati dell’inadeguatezza di questi ultimi.

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