Secondo i maligni questo ripensamento di Bayliss sarebbe legato alle attuali difficoltà del team Ducati Xerox e alcuni sono arrivati addirittura ad ipotizzare la sua promozione a team manager al posto di Ernesto Marinelli. In realtà il pilota australiano, peraltro grande amico di Marinelli stesso, ha decisamente negato quest’ultima possibilità e in generale ogni interesse per una posizione manageriale in Ducati dichiarandosi contemporaneamente fiducioso nelle possibilità di recupero del team ufficiale.
In particolare Bayliss, ricordando le sue difficoltà a nel Gran Premio di Monza nel 2008, ha sottolineato che a suo giudizio il circuito brianzolo non e’ certo uno dei più favorevoli alle moto italiane e che le cose miglioreranno già a partire dalla prossima gara.
Infine Bayliss si è soffermato sulla presunta crisi di Haga, il pilota che lo ha sostituito dopo il suo ritiro, ricordando prima di tutto la vittoria di Valencia e attribuendo questa presunta crisi in parte al nuovo regolamento della Superpole che non si adatterebbe alle caratteristiche del giapponese: secondo l’australiano una volta superate le difficoltà in qualifica Haga tornerà ad essere un pilota vincente.
La storia personale e il carattere d’acciaio fanno di Troy Bayliss una vera e propria bandiera della Ducati: il suo ritorno non sarebbe certo la soluzione di tutti i problemi ma di sicuro la sua sola possibilità non è una buona notizia per gli tutti gli altri piloti della Superbike.