Honda, uno dei più importanti costruttori mondiale di motoveicoli, ha deciso di investire circa 70 milioni di dollari per aumentare la produttività della sua filiale vietnamita, che dovrebbe arrivare a produrre circa 2 milioni di due ruote all’anno contro gli 1,5 milioni che costituiscono la sua produzione attuale. La casa madre giapponese ha annunciato che i nuovi impianti saranno pronti per la metà del 2011 dopo di che comincerà la sfida per raggiungere gli obiettivi produttivi prefissati.
In Vietnam le vendite di Honda sono cresciute del 20% nel 2009, nonostante la crisi che imperversa (soprattutto in Occidente a dire la verità), e la casa dell’ala dorata ha venduto nel paese circa 2.260.000 veicoli, un numero davvero buono che ha sicuramente incoraggiato gli investimenti dei giapponesi. In più, circa 750.000 veicoli venduti erano moto dotate di cambio automatico: il solo numero basta a spiegare tutto l’interesse di Honda per questa nuova tecnologia, capace di garantire circa un terzo delle vendite, per di più in un mercato decisamente non saturo e ancora più attento ai prezzi che alla tecnologia.
Nei prossimi anni il mercato dell’Estremo Oriente sarà sicuramente quello con il tasso di crescita più elevato e i giapponesi, favoriti dalla loro posizione geografica, non hanno alcuna intenzione di farselo sfuggire, tanto meno nel settore motociclistico, dove dominano ormai da anni. Agli altri non resta che organizzarsi, ma per fortuna stavolta il comparto italiano delle due ruote si è mosso per tempo, il che fa ben sperare per il futuro dei nostri costruttori e, si spera, anche per le maestranze impegnate in produzione.
