Addio a queste moto? Che pugnalata agli appassionati, tutto svelato

C’è un gran numero di moto che è a rischio sparizione, con i fan che ora tremano per davvero. Ecco quali sono in pericolo.

Il mercato delle due ruote sta cercando di uscire da un periodo di crisi, e ciò su cui non ci sono dubbi è che le case non possono permettersi di spendere denaro inutilmente. Al giorno d’oggi, tutti gli investimenti vengono studiati per filo e per segno, cercando di trarre il massimo da ogni singola moto, e se ciò non avviene, si passa direttamente all’eliminazione di quel modello, o a delle forti modifiche per renderlo più attraente.

Moto addio clamoroso
Moto triste notizia – Nextmoto.it

Nelle prossime righe, andremo a dare un’occhiata a quella che è una situazione realmente allarmante, che riguarda alcuni modelli di modo che stanno seriamente rischiando la sparizione. Più correttamente, potremmo dire che c’è una categoria intera di modelli che stanno faticando e non poco in questa fase, e per loro, a meno di miracoli, il destino pare segnato.

Moto, scopriamo i modelli che rischiano grosso

Sul sito web “Dueruote.it” è stata svolta un’analisi molto interessante, che ci parla di una tipologia di moto che vivono una crisi che appare senza fine. Stiamo parlando dei modelli sportivi, per un crollo che sino a poco tempo fa era impossibile da immaginare. Infatti, circa un ventennio fa le supersportive erano quasi le regine assolute del mercato, amate ed idolatrate da tutti, ed oggi, invece, stanno rischiando la sparizione.

Kawasaki Ninja 500 rischia il crollo
Kawasaki Ninja 500 in mostra (Kawasaki) – Nextmoto.it

La fonte sopracitata ha riportato anche un grafico, nel quale viene mostrato il tracollo di questa tipologia di moto con il passare degli anni, e pensate che nel 2023, in Italia, ne sono state immatricolate solamente 5.178, mentre, nel 2003, ne furono vendute oltre 44 mila, il che significa che in vent’anni il crollo è stato di quasi 40 mila unità, un vero e proprio disastro che testimonia una crisi senza fine.

Ma per quale motivo c’è stato questo calo di un settore che, in passato, era amato ed idolatrato da tutti? In sostanza, oggi a fare la voce grossa ci sono delle regole antinquinamento sempre più pressanti, che hanno portato ad una totale revisione del modo in cui i mezzi su due ruote vengono realizzati, ma anche una diversa idea di colui che va ad effettuare l’acquisto.

Per acquistare una sportiva, settore che in Italia è dominato da Ducati, Aprilia e Yamaha, occorrono spese importanti, ed è chiaro che, rispetto al passato, la disponibilità economica è ben più limitata. Inoltre, non va dimenticato il costante abbassamento dei limiti di velocità ed il sempre più frequente utilizzo degli autovelox, che portano a multe molto salate ed alla sottrazione dei punti sulla patente.

Chi vuole acquistare una sportiva, in tal senso, è frenato dal fatto di non poterla sfruttare al massimo, dovendo sottostare a delle regole molto rigide. A questo punto, ci si chiede che senso abbia spendere così tanti soldi per una moto che poi non può essere strizzata al meglio, virando quindi su altre scelte. Al momento, è molto difficile pensare che le sportive torneranno al top come prima, e chissà se succederà mai.

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