Tra i tanti modelli di Vespa della Piaggio ce n’è uno che aveva una caratteristica mai vista prima. Salta subito all’occhio
Negli anni la Piaggio si è imposta come uno dei principali punti di riferimento del settore delle due ruote grazie ai suoi tanti scooter di successo, ma ce n’è uno che più di ogni altro è emblema del marchio di Pontedera e del Made in Italy legato ai motori in generale. 
Stiamo parlando, ovviamente, della mitica Vespa che fin dagli anni Cinquanta è uno dei mezzi più guidati in assoluto. In tanti hanno provato a replicare un modello che adottasse caratteristiche simili, ma questi tentativi sono risultati pressoché vani rispetto a quella che si può definire oggi un’icona a tutti gli effetti.
Il suo design, con carene bombate, lo ha reso ben riconoscibile e ammirato da tutti e le sue doti di scooter pratico e versatile, da utilizzare sia in città che per gite fuoriporta, lo hanno reso il mezzo ideale per milioni di persone in tutto il mondo che lo guidano ogni giorno per i propri spostamenti. Tuttavia, nel tempo, la Vespa ha dovuto subire qualche modifica, alcune di stile, altre necessarie per poterlo commercializzare in determinati Paesi.
Una Vespa Piaggio unica e irripetibile: il dettaglio si nota subito
A quest’ultimo proposito, c’è un esempio che forse più ogni altro descrive al meglio cosa possa servire per poter introdurre un veicolo in un determinato mercato. Si tratta della Vespa 50 Pedali del 1970 che, come suggerisce il nome, presenta per l’appunto una coppia di pedali, un po’ come quelli che abbiamo visto sul Ciao, altro iconico modello della Piaggio. 
Questi, infatti, erano obbligatori per poter commercializzare regolarmente la Vespa in Francia, il cui regolamento richiedeva espressamente la presenza di questo particolare elemento. Un dettaglio che sicuramente desta la curiosità degli appassionati ma che, al contempo, lo rende ancora oggi una delle Vespe più ricercate dai collezionisti che arrivano a spendere diverse migliaia di euro pur di aggiudicarsene un esemplare.
La stessa 50 Pedali non prevede poi altre modifiche rispetto al modello originale. La carrozzeria è di fatto la solita e lo stesso discorso vale per il motore, dato che monta un monocilindrico a due tempi da 49,77 cc di cilindrata adottato anche su altre Vespe commercializzate in Italia.
Le sospensioni sono poi le stesse della 50 Special Elestart del 1973, con molla elicoidale e ammortizzatore idraulico sia al posteriore che all’anteriore, mentre i freni a tamburo. Insomma, la storia della Vespa è lunga e ricca di tradizione, ma anche fatta di trasformazioni come questa della 50 Pedali che hanno contribuito a renderla un’icona nostrana dei motori.
