Tragedia infinita nel mondo dei motori: il lutto distrugge i tifosi

Il mondo dei motori è stato ancora una volta stravolto da una tragedia inattesa: il pilota aveva soltanto 27 anni

Spingere fino al limite e anche oltre, è nel Dna dei piloti che scelgono la moto come mestiere in pista e non solo come passione. Ora però la tragedia infinita nel mondo dei motori si allunga con un nuovo decesso terribile che ha mandato in sconforto i tifosi.

Tragedia infinita nel mondo dei motori - NextMoto.it
Tragedia infinita nel mondo dei motori – NextMoto.it

La mente è tornata a quello che è successo in pista negli ultimi due anni, incidenti che hanno sempre visto come protagonisti sfortunati piloti giovanissimi. Come Jason Dupasquier, morto il 30 maggio del 2021 per le conseguenze dell’incidente durante la seconda sessione di Qualifiche del GP d’Italia al Mugello.

Il pilota svizzero della Moto 3 aveva perso il controllo della propria Ktm all’uscita dell’Arrabbiata 2, ed era stato prima colpito alla testa e al torace dalla propria moto. Poi all’altezza delle gambe da chi gli arrivava dietro, Jeremy Alcoba, che non poteva assolutamente vederlo. Era stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze, ma le lesioni al torace e il quadro neurologico compromesso fin da subito ne avevano provocato la morte in poche ore.

Lo scorso anno invece era toccato al 22enne olandese Victor Steeman impegnati nel Mondiale Supersport 300 (una delle categorie della Superbike) a Portimao. Nella prima gara, sabato 8 ottobre, era caduto dopo pochi giri in curva 14 e poi era stato travolto dalla moto di José Luis Perez Gonzalez.

Trasportato con l’elicottero in codice rosso all’ospedale più vicino per un grave trauma cranico, le sue condizioni erano apparse subito critiche e nel giro di tre giorni era spirato. Tragiedia nella tragedia, la mamma 59enne per il dolore due giorni dopo aveva accusato un infarto ed era morta pure lei.

E adesso il mondo delle due ruote piange Clement Stoll, 27enne pilota francese che ha avuto un incidente durante alcune prove ed è morto in ospedale.

Allenamento fatale per Clement Stoll, tutti i tentativi sono stati inutili

Clement Stoll mercoledì scorso era impegnato in un test privato sul circuito francese di Nogaro a bordo di una Honda CBR 1000RR-R. Stoll. Stava preparando il debutto in vista del Mondiale Endurance e del Campionato francese di Superbike con il nuovo team, ‘L’École de la Performance’.

L’impatto sull’asfalto è stato durissimo e il pilota alsaziano è stato trasportato, come riferiscono le cronache locali, già in arresto cardiorespiratorio all’ospedale Purpan, a Tolosa. Ma nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo, un paio di giorni dopo è stato dichiarato morto.

A confermare il decesso del giovane motociclista è stata la Federazione Internazionale con una nota ufficiale sui propri canali social: “La FIM e l’Endurance World Championship piangono Clément Stoll, scomparso a seguito di un incidente durante un test sul circuito Paul Armagnac, in Francia, all’inizio di questa settimana”.

Clement Stoll aveva già partecipato alla 24H di Le Mans, ma quella pista è maledetta

Stoll, originario di Strasburgo, era ormai una presenza fissa delle gare motociclistiche di durata e del Campionato Francese SBK. Campione 2016 del Trophee Junior Pirelli, la categoria francese riservata ai giovani talenti che guidano moto Superstock 600, poi è passato nei campionati nazionali e nell’Endurance.

Terzo nella classifica francese Supersport nel 2017, dal 2018 ha cominciato a disputare anche prove del Mondiale Endurance e vantava quattro presenze alla 24 ore di Le Mans e 3 al Bol d’Or. Ha corso con squadre come DL Moto Racing, Atomic Motosport, AM Moto Racing Competition, Louit Moto e, lo scorso anno, Univers Racing con una Kawasaki ZX-10RR Superstock. Stava preparando la 24 H di Le Mans, in programma il 15 e 16 aprile prossimi.

Clement Stoll aveva 27 anni - NextMoto.it
Clement Stoll aveva 27 anni – NextMoto.it

Stoll, che correva con il numero 58, ha perso la vita sulla stessa pista che era già costata la vita al pluri-Campione del Mondo Endurance Anthony Delhalle. Il 9 marzo 2017, anche lui impegnato in test privati, cadde tradito dall’asfalto freddo.

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