Svolta Superbike, si fa la storia? La rivoluzione lascia i tifosi senza parole

La Superbike potrebbe lanciarsi una grande rivoluzione, ma c’è anche un parere non favorevole. Ecco cosa può accadere in futuro.

La stagione di Superbike targata 2023 è stata dominata da Alvaro Bautista, anche se nell’ultimo week-end di gara a Most non sono mancati i brividi, con Toprak Razgatlioglu che pareva in grado di riaprire i conti. Il turco, dopo essersi arreso al redivivo Jonathan Rea in Gara 1, aveva vinto la Superpole Race, avvicinandosi allo spagnolo nel mondiale.

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Superbike e nuovi orizzonti (ANSA) – Nextmoto.it

Gli alfieri di Ducati e Yamaha hanno dato vita ad una splendida battaglia in Gara 2, ma Toprak ha forzato troppo ed è finito per le terre. Questo ha consentito a Bautista di vincere in scioltezza, mettendo la parola fine alle speranze dell’ex campione di potersela giocare sino in fondo.

Nel frattempo, la Superbike sta anche guardando al futuro in una stagione in cui tutto è ormai deciso, e come ormai ben sappiamo, nel 2024 arriverà una vera e propria rivoluzione. Il campionato femminile farà il proprio esordio tra pochi mesi, ma ci sono molti guai da risolvere.

Superbike, la serie al femminile ed il parere di Rivola

Nel 2024 nascerà il campionato di Superbike al femminile, nel tentativo di favorire il motociclismo nel gentil sesso. In questo aspetto, si è preso spunto da ciò che sta facendo la F1, che ha dato il via prima alla W Series, poi interrotta per mancanza di fondi, e poi alla F1 Academy, che in questa annata sta disputando la sua prima edizione.

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Alvaro Bautista in azione (ANSA) – Nextmoto.it

La nascita delle derivate al femminile “rosa” è stata annunciata durante la scorsa primavera, e che andrà a disputare le proprie gare negli stessi week-end della serie al maschile, sulle stesse piste, anche se non in tutti i fine settimana di gara. Infatti, stando a quanto riferito, ci saranno un totale di sei appuntamenti, con due gare per ciascuna prova, ed una griglia composta da circa 18-20 pilote.

Per il momento però, c’è un problema da risolvere, ed è quello legato alle licenze internazionali FIM Road Racing. Tra le donne, ad averla sono solo in sette, e se ciò non viene risolto entro pochi mesi, si rischierebbe di avere una griglia ridotta all’osso, ma i guai non sono finiti qui per la Superbike al femminile, che rischia di chiudere ancor prima di cominciare. A parlare dei potenziali problemi ci ha pensato Massimo Rivola a “Speedweek.com“, grande capo di Aprilia Racing, marchio che non prenderà parte al campionato.

La casa di Noale aveva anche presentato un progetto, l’Aprilia RS 660 Trofeo, ma Rivola ha detto: “Avevamo un buon modello, ma la richiesta che ci ha fatto la DORNA avrebbe richiesto un investimento enorme, e per questo motivo non siamo più interessati. Ora non forniremo le moto, ci costerebbe più di un milione di euro“.

Rivola ha detto che, nel caso in cui le condizioni cambiassero, ci sarebbe la possibilità di ripensamento, ma allo stato attuale delle cose, non ci sono speranze. A questo punto, non ci resta altro da fare se non attendere gli sviluppi futuri, nella speranza che qualcosa di buono venga comunque fuori.

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