Le cicatrici di Casey Stoner, il campione si sfoga: “Ho momenti di debolezza terribile”

Pur restando molto riservato sulla sua vita privata, Stoner ha deciso di aprirsi e raccontare la patologia che lo affligge da tempo.

Il suo passaggio nel motomondiale è durato dal 2001 al 2012, relativamente poco se si pensa ad altri piloti e in particolare al segno che ha lasciato. Casey Stoner è certamente uno dei protagonisti delle due ruote che più hanno marcato la storia dello sport, per stile di guida, approccio e ovviamente per aver portato al successo la complicata Ducati rimasta, poi a secco per quindici lunghissimi anni.

Stoner problemi fisici
Casey Stoner non ha ancora risolto i suoi problemi di salute (Ansa) – Nextmoto.it

Dedicatosi brevemente alle auto, l’australiano, tornato in patria dopo un lungo periodo da zingaro per le competizioni, ha deciso di convertirsi al 100% al ruolo di padre e marito, presenziando di tanto in tanto ad eventi che fanno sì che resti in contatto con l’ambiente.

Parlando a La Gazzetta dello Sport però, ha messo le mani avanti. Essendo in fase di ristrutturazione della sua abitazione le gare le riesce a seguire solo raramente. “Adesso vivo in un capanno senza televisione“, ha svelato. Dal poco che ha potuto vedere, ha tuttavia capito che ci sono delle modifiche da apportare, ad esempio a suo avviso andrebbero rimossi ausili aerodinamici come le ali, l’abbassato ed l’anti-impennamento. “Andrebbe limitato pure il controllo di trazione, i costi tagliati e fatto un regolamento che valga almeno un decennio“.

Stoner e la sua malattia, come sta adesso

Lontano dagli occhi, ma non dal cuore. Le moto continuano a far sussultare il 38enne che ha ammesso di sentire la mancanza della guida e della frequentazione del paddock, ma non della competizione.

A tenerlo lontano dalla sua passione anche un problema di salute che lo affligge da tempo e che ha picchiato ancora più duro con lo scoppio della pandemia.

C’è stato un periodo in cui stavo un po’ meglio, ma quando sono tornato in Australia sono stato male, ho addirittura preso il Covid tre volte. Il mio corpo è debole. Ci sono alcune giornate in cui sono in forma, altre in cui non posso alzarmi dal divano“, la sua drammatica testimonianza, a cui ha fatto seguire un po’ di speranza.

Di recente sono comunque riuscito a girare in moto ad Andorra assieme a Leon Camier. Era tanto che non lo facevo ed è stato fantastico. Inizialmente ho patito con gli avanbracci, ma poi mi sono goduto ogni attimo“, ha asserito.

Stoner propone modifiche per la MotoGP
Stoner a gamba tesa sulla nuova MotoGP (Ansa) – Nextmoto.it

Tornando alla MotoGP di oggi, il due volte iridato ha criticato la somiglianza delle motociclette, motivo per cui anche chi è in sella è soltanto la copia dell’altro. Non c’è più nessuno che derapa!“, ha sostenuto.Tutti hanno un controllo perfetto, apri il gas e non c’è il minimo sbandamento. E’ frustrante e deludente. C’è ormai più elettronica che in F1 e la cosa va fermata. I corridori poi, si prendono dei rischi e finiscono in terra facendo lievitare le spese delle squadre“.

 Bocciatura totale anche per la Sprint Race del sabato definita una barzelletta. “Non andrebbero assegnati punti”, il suo suggerimento. “Inoltre dovendo spingere da subito sono aumentati pure gli infortuni“, ha chiosato aprendo ad un suo futuro da consulente.

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