Superbike, Yamaha lascia dal 2012: Melandri e Laverty a spasso

marco melandri yamaha pensieroso

Non può certo essere stata la prestazione sottotono di Silverstone a far cambiare idea a Yamaha, che ha annunciato – attraverso uno scarno comunicato stampa – l’intenzione di non rinnovare il proprio impegno nel Mondiale Superbike anche per la prossima stagione. La “casa dei diapason” ha giustificato questa scelta con “una revisione globale delle strategie aziendali” in un momento di crisi (non solo del marchio: dell’intera economia…), garantendo comunque di continuare a garantire il massimo delle prestazioni ai due piloti, Marco Melandri e Eugene Laverty.

E dire che Laverty già aveva sottoscritto un impegno con Yamaha per la prossima stagione, mentre Melandri era arrivato alla firma proprio nei giorni che hanno preceduto il round di Silverstone. Se il ravennate punta, come aveva rivelato, al titolo mondiale nel 2012, dovrà farlo con un’altra moto, ripartendo da zero con il suo sviluppo e cercando un nuovo affiatamento con un team ai box che verosimilmente non sarà uguale a quello che tante soddisfazioni gli sta regalando quest’anno (è terzo nella classifica del campionato, a 71 punti dal leader incontrastato Carlos Checa e a soli 9 da Max Biaggi).

 

Ecco il testo del comunicato d’addio:

Yamaha Motor Europe N.V. ha deciso di ritirare il Yamaha World Superbike Team, alla fine della stagione in corso, dal campionato FIM Superbike World Championship. Questo annuncio segue la strategia che riguarda il Marketing per l’Europa, seguendo i rapidi cambiamenti del mercato moto per questo continente. Le risorse che non verranno impiegate nelle corse, verranno reindirizzate nelle attività per la clientela, in modo da far crescere il valore del marchio e la soddisfazione dell’utente.

Ora per Marco Melandri si aprono diversi scenari di mercato, ed è bene che la querelle si risolva in fretta: Honda, Aprilia-Pata, Kawasaki e BMW sono alla ricerca di un pilota di riferimento in Superbike, ma non è da escludere neppure la possibilità di un ritorno alle MotoGP, magari con una di quelle Honda che si renderanno libere una volta che la casa, con annuncio ufficiale atteso a Brno, avrà rivelato le proprie intenzioni per il futuro.

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