E’ soddisfatto Marco Melandri, anche se il “delitto perfetto” sarebbe stato – per lui – bissare il successo di gara-1 anche nella seconda manche del GP di Repubblica Ceca, corso domenica sul circuito di Brno.
La pista della Repubblica Ceca è il giardino di casa di Max Biaggi, che qui ha corso 23 volte vincendo in 11 occasioni: dacché tra i due piloti italiani non corre certo buon sangue, Melandri si augurava di usurpare il “feudo” del “corsaro” violandolo in entrambe le occasioni, cosa che però non è stata possibile:
Ormai potremmo correre in sidecar: una volta vince lui, una volta io… E’ stata una gara difficile anche perché la mia Yamaha si impennava in accelerazione. Max in gara 2 era più a posto di gara 1: ho provato a ripassarlo ma non è stato possibile. Siamo comunque contenti.
Situazione meno rosea se si guarda al futuro: a parte Silverstone, che Melandri conosce e Yamaha potrebbe amare, ci sono molti circuiti che per il ravennate rappresentano quasi un’incognita:
Andremo al Nurburgring ed a Magny Cours che non conosco. Ad Imola ho corso solo nel 1999 con la 125, infine a Portimao ho girato solo a poca distanza dall’operazione alla spalla, quindi lo conoscono poco. Però queste ultime gare mi hanno dato una gran carica e non penso di metterci molto ad impararle…
