Apparentemente non sfigura in una pista di MotoGP ma è in strada che fa davvero sentire la sua potenza: ecco la due ruote definitiva per chi ama correre.
Parliamoci chiaro, per i centauri “profani”, quelli che non cercano un modello in particolare ma sono soltanto affascinati dall’idea di correre alla massima velocità in motocicletta su una strada tutta dritta la moto migliore è quella più veloce e potente. Per questo i soliti modelli giapponesi ed italiani riscuotono sempre più successo, quando si parla di motociclette sportive stradali…
La moto di oggi potrebbe costituire una grande alternativa alle solite Ducati Monster e Suzuki Hayabusa già solo per il suo potentissimo motore ed il suo aspetto più simile ad una due ruote da MotoGP che ad un veicolo destinato alla strada. Il modello tra l’altro è stato presentato di recente da una casa italiana illustre che molti apprezzano.
Stiamo parlando di un marchio come Aprilia che sa bene come muoversi in MotoGP visto che compete ai massimi livelli, anche se lo scorso anno non è stata coronata da una bella vittoria che è andata invece alla rivale Ducati a fine anno, e che è riuscita a riproporre le stesse emozioni del massimo circuito motociclistico mondiale anche su una stradale.
Emozioni infinite!
Già di primo impatto, la Aprilia RS 660 Extrema si propone come una delle motociclette più cattive dell’anno: il suo nome e la sua estetica richiamano chiaramente la MotoGP strizzando l’occhio alla RS che la casa italiana utilizza nel campionato mondiale anche quest’anno per competere al titolo più importante del mondo. Ma come si comporta su strada una belva del genere?
Stando a chi l’ha provata come molti giornalisti del settore specializzati in moto da corsa, la RS 660 si rivela potentissima grazie al propulsore da 100 cavalli che per un peso netto di 166 chilogrammi sono davvero molti e molto reattiva, proprio come un bolide di MotoGP che si rispetti. La due ruote riesce a districarsi bene in curva come in rettilineo dove dà letteralmente il meglio di se.
Il punto forte della due ruote comunque è il sistema elettronico: fiore all’occhiello del marchio, il pacchetto APRC che consente al centauro di regolare in modo completamente libero l’assetto e tutte le caratteristiche di guida della moto, cosa che potrebbe spiazzare un neofita ma che farà la felicità di un centauro esperto. Il prezzo? “extremo” ma neanche troppo dato che si parte dai 13mila Euro per il modello base.