Scooter elettrici, allarme in Italia: la notizia fa scoppiare il caso

Arriva una notizia preoccupante riguardo il mondo degli scooter elettrici che non farà dormire sogni tranquilli a nessuno nel settore delle due ruote in Italia, vediamo cosa è successo. 

In un mondo che corre a gran velocità verso la carbon neutrality, i motorini elettrici ancora prima di monopattini ed e-bike – che ancora non convincono proprio tutti quanti – sono l’arma migliore con cui combattere l’inquinamento e la presenza nel nostro paese di uno dei parchi auto più vecchi circolanti in tutto il continente europeo. Purtroppo sembra che le cose non stiano andando benissimo.

Motorini elettrici paradosso
Motorini elettrici, ora si mette davvero male – Nextmoto.it

Per esempio cosa c’è di meglio di noleggiare il proprio motorino elettrico anziché acquistarlo? Ci sono tantissimi servizi di leasing per motorini elettrici nel nostro paese che consentono in teoria di guidare un mezzo a zero emissioni senza nemmeno doversi fare carico dell’acquisto, delle spese di ricarica e delle tasse. Un sistema comodo, diffuso in tutto il continente, no?

Almeno, sarebbe così se nel nostro paese non si fosse creata nel tempo una situazione paradossale riguardo il noleggio dei motorini elettrici in tante città. Un problema non solo italiano, attenzione, e non solo legato ai motorini ma comunque che limita pesantemente il modo in cui i nostri cittadini possono usufruire di un servizio che risolve tanti problemi di inquinamento e traffico.

Un paradosso da risolvere

Le autorità del settore in Italia segnalano che c’è sempre una maggiore richiesta di mezzi simili in leasing ma sempre meno compagnie disposte a gestire un giro economico che negli ultimi due anni ha portato in media 170 milioni di Euro di introiti nel settore! Ma perchè allora le compagnie operanti in Italia sono così poche? Arriva una risposta da Enrico Pascarella, manager di Cooltra, una delle aziende più attive nel nostro paese.

Motorino in leasing
Il leasing ha problemi in Italia come negli USA (Ansa) – Nextmoto.it

Cooltra è attualmente l’unica grande compagnia simile operante in Italia nonostante fino a pochi anni fa ci fossero diverse aziende del genere a farle concorrenza: “Diciamo che la mobilità elettrica condivisa non è una scienza esatta. Chi opera in questo campo deve mettere in conto di lavorare in perdita, all’inizio. C’è chi si è stufato presto di vedere bilanci in rosso”, la spiegazione del dirigente sull’abbandono di tanti marchi che, se avessero insistito, guadagnerebbero molto bene adesso.

La causa dell’addio di tanti brand – secondo Pascarella stesso – è in parte l’aumento delle tariffe di questi servizi ma anche il fatto che molte compagnie hanno lavorato al risparmio, presentando spesso mezzi in condizioni non ottimali. Un problema che comunque, condividiamo con gli USA.

Infatti, in molte città americane l’offerta di mezzi elettrici per lo sharing è diminuita, pensiamo a San Francisco dove Bird ha abbandonato la città a causa delle tasse troppo elevate. I clienti ci sono, insomma: l’offerta però è scarsa.

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