Casey Stoner attacca di nuovo la MotoGP: questa volta nel mirino ci finiscono i piloti

Casey Stoner torna a parlare della MotoGP e anche in questa circostanza non sembra rilasciare parole dolci nei confronti dei colleghi.

Uno dei piloti che ha dimostrato di poter rientrare nella lista dei più grandi di tutti i tempi è senza dubbio Casey Stoner. Il fenomeno australiano ha potuto vincere due Mondiali con due scuderie diverse, Ducati prima e Honda poi, un’impresa che solo poche leggende hanno saputo realizzare.

Casey Stoner MotoGP piloti social network immaturi
Casey Stoner (Ansa – nextmoto.it)

L’australiano ha lasciato il mondo delle corse purtroppo troppo presto, nel momento in cui ha capito che la malattia che lo attanagliava stava diventando un problema sempre più evidente. Il pilota oceanico infatti soffre di un gave disturbo di ansia e di una sindrome da stanchezza perenne.

Il due volte campione del mondo ha spiegato più volte infatti come prima e dopo le gare le sue condizioni di salute erano un vero disastro, con dei dolori lancinanti che non gli permettevano di vivere serenamente le prove. Per fortuna Casey ha deciso di seguire un piano terapeutico di guarigione, motivo per il quale ha avuto modo di riprendersi dopo anni molto complicati.

Non manca mai il proprio contributo nel voler migliorare la MotoGP odierna, con una serie di consigli e suggerimenti spesso anche molto duri. Lo si vede per esempio con la richiesta di tornare alle vecchie moto, molto meno attente all’aerodinamica e più libere di poter sorpassare in pista. Stoner però non è adirato a quanto pare solo con la Federazione, ma secondo lui sono cambiati moltissimo anche i piloti.

Stoner attacca i piloti:” Sui social sembrano immaturi”

Lo stacco generazionale tra i piloti che hanno corso nel primo decennio del nuovo Millennio e quelli attuali sembra davvero impressionante. Internet esisteva già quando Stoner vinceva i Mondiali del 2007 e del 2011, ma per poter parlare nella rete si doveva essere a casa con un computer in mano.

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Casey Stoner (Ansa – nextmoto.it)

I social inoltre nel 2007 non erano ancora popolari e nel 2011 stavano solo vivendo il loro primo periodo di gloria. I telefoni cellulari non potevano far sì che si potessero postare fotografie nell’immediato, ecco perché la vita dei piloti era molto più segreta rispetto a quella odierna. Oggi la vita del pilota non è solo in pista, ma è anche la voglia di mostrare un’immagine di sé al proprio pubblico.

A quanto pare questo a Stoner non piace per niente e, come riporta motosan.es, non ha avuto grossi problemi nel criticare questo atteggiamento che ritiene assurdo. “C’è una grande mancanza di professionalità da parte dei piloti e della Federazione. La MotoGP fa passare l’immagine e il concetto di piloti come delle persone immature e questo è un problema anche per i giovani che vogliono immedesimarsi nei campioni delle due ruote”.

Stoner dunque attacca frontalmente il mondo odierno delle corse, ritenendolo così ben lontano da quello che lo aveva reso celebre e famoso in passato. L’australiano inoltre ha criticato i suoi giovani colleghi definendoli più concentrati a essere abbronzati e a metterlo in mostra, rispetto alle reali prove in pista. I tempi cambiano e le vecchie generazioni fanno sempre fatica ad accettarlo, anche quando si è un due volte campione del mondo come Casey Stoner.

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