Ford ha un grosso problema che da un dettaglio tecnico ed è arrivato alle conseguenze più estreme: il ritiro dal mercato
Tutto comincia con una scoperta monore: una semplice barra divisoria che, anziché restare ben salda al suo posto, rischia di staccarsi mentre si è in viaggio. Un difetto? Sì, ma non di quelli che saltano subito all’occhio. Eppure, è bastato questo piccolo particolare per mettere in moto una macchina ben più grande, quella dei richiami ufficiali.
Ford, dopo aver presentato la seconda generazione della Lincoln Aviator al Salone di New York del 2018, si è trovata a dover affrontare un problemagrande come una casa. Parliamo di oltre 130.000 esemplari coinvolti, tutti prodotti con un incollaggio delle finiture posticcio, risultato di una pressione d’assemblaggio troppo bassa durante la produzione presso il fornitore Cooper Standard Automotive.
Ford, il richiamo: decisione ufficiale
Inizialmente, la questione sembrava destinata a restare sotto traccia. Tra il 2022 e il 2023, Ford aveva valutato la situazione, minimizzando i rischi per chi guidava e per chi si trovava sulla strada. Ma la storia non finisce qui.

Ad aprile 2025, durante un controllo interno, spunta di nuovo il problema: un rivestimento del montante C, appena montato, si presenta già allentato. Da qui, la svolta. Il confronto con gli esperti della National Highway Traffic Safety Administration cambia tutto. Ora il difetto non è più solo una seccatura, ma diventa un vero rischio per la sicurezza.
Il colpo di scena arriva con i numeri: almeno 1.100 richieste di garanzia da tutto il mondo, la prima risalente addirittura al giugno 2020. Un dato che fa riflettere. Sembra quasi che Ford abbia cercato di rimandare il momento della resa dei conti, forse sperando che il problema si risolvesse da solo, senza dover mettere mano al portafoglio per un richiamo su larga scala.
Eppure, per fortuna, non si registrano incidenti causati dal distacco di queste parti. La casa di Dearborn, però, ora non può più aspettare. I concessionari Lincoln sono pronti a intervenire: riparazione o sostituzione gratuita delle barre e delle finiture incriminate per tutti i clienti interessati. Le lettere di avviso partiranno tra fine luglio e inizio agosto 2025, mentre i numeri di telaio coinvolti saranno consultabili già dal 22 luglio.
Nel frattempo, la Lincoln Aviator continua la sua corsa. SUV di taglia media, costruito sulla stessa base della Ford Explorer, nasce a Chicago ma viene assemblato anche in Cina, grazie alla joint venture con Changan Ford. Un modello che, fino a poco tempo fa, offriva anche una versione ibrida plug-in, la Grand Touring, ritirata però dal mercato all’inizio del 2024 per scarso interesse. Peccato, perché questa variante rappresentava il 14% delle vendite fino al 2024. Ora, chi sceglie Aviator dovrà accontentarsi del classico V6 biturbo, senza l’aiuto dell’elettrico.
Insomma, una storia che insegna quanto un dettaglio apparentemente banale possa trasformarsi in un caso internazionale. E che, ancora una volta, mette al centro la sicurezza di chi guida.