Con insistenza si commenta di un possibile ritorno in scena del marchio italiano Gilera. Ciò che in rete si è visto nelle ultime settimane è davvero interessante.
Da tempo si commenta un ritorno nel settore delle motociclette di Gilera, l’azienda italiana fondata a inizio secolo scorso, la quale ha poi chiuso i battenti a fine anni ’90. Tuttavia il marchio di Arcore è ancora parte dell’universo Piaggio, che si occupa anche dei prototipi di Moto Guzzi e Aprilia con Laverda. Quest’ultimo non è attivo sul mercato alla stregua di Gilera, ma potrebbe partire la ripresa.
In rete girano degli scheletri di possibili moto del marchio e sono stati ritrovati documenti di registrazione cinesi, i quali fanno supporre un nuovo inizio con fondamentali diversi rispetto al rinomato passato. Siccome il mondo del web è fatto di suggestioni ed è molto facile lasciarsi trascinare dalle stesse, si parla con insistenza di Gilera a causa di una moto dall’aspetto familiare, fotografata mentre parcheggiata nella sede Zongshen in Cina.
Non un posto qualsiasi siccome Zongshen PiaggioFoshan Motorcycle è la joint venture del Gruppo Piaggio e di Zongshen Industry, che già produce alcuni veicoli Piaggio e Aprilia. Nonostante la presenza a EICMA 2023, la quale ha riscosso anche un discreto successo e interesse, probabilmente alcuni modelli non arriveranno mai dalle nostre parti, sebbene l’azienda “lavori anche per l’Italia”. In tal senso nel corso dell’ultimo anno alcuni render di due modelli sono apparsi evidentemente come spia di moto che derivano dall’Aprilia Shiver 900 sia per il telaio che per la tipologia di motore bicilindrico.
Nuova vita per il marchio Gilera? Gli indizi dalla Cina
La sensazione è che il brand Gilera potrebbe vivere una seconda vita nel mercato orientale, dove l’azienda ricreerà moto simili a quelle del passato che qui non riuscirebbero ad essere omologate. È proprio il caso della due ruote ispirata all’Aprilia Shiver 900 di cui sopra, la quale non è nei listini perché non aggiornata da queste parti secondo la normativa Euro 5. È improbabile quindi che la Gilera-Zonsen sia proposta in due allestimenti diversi, qualora fosse prodotta. La strada più percorribile è ridisegnare una modo che si ispiri a quella con un gruppo ottico e convogliatori moderni.
Si tratterebbe della ripresa di un look a cui il mercato nostalgico è molto affezionato, ma con presupposti diversi e la possibilità che non siano abilitati al mercato nostrano. La Zonsen insieme al brand Cyclone, ad esempio, sta per produrre una RA9, ovvero una power cruiser che si basa nel concept sulla Shiver 900, di cui usa anche la piattaforma. La Gilera, invece, sarebbe diversa perché se ne userebbe il marchio, e ciò aprirebbe al mercato internazionale, ma avrebbe presupposti di base diversi proprio per essere “accettata”. Al momento non sono giunte dichiarazioni ufficiali, ma i sospetti aumentano di giorno in giorno.
