C’è il richiamo urgente per una moto: il difetto rischia di essere davvero pericoloso per chi la guida. Il modello e tutti i dettagli utili da sapere.
La comunicazione ufficiale con il richiamo per una moto in particolare ha fatto subito scattare l’attenzione. Il difetto può comportare rischi molto gravi per l’incolumità di chi le guida e chi è di rimando su strada. Non bisogna restare indifferenti: ecco di che modello si tratta e tutti i dettagli a cui prestare attenzione.
Quando si acquista una moto, o qualsiasi altro mezzo di trasporto, bisogna attenersi alla lettera a quelle che sono le regole della strada. Dal momento che si è consapevoli del fatto che si corrono dei rischi. In questo caso, poi, bisogna prestare la massima attenzione perché per la Suzuki Hayabusa è stato riscontrato un problema che può mettere a serio rischio il motociclista alla guida.
Il problema è infatti stato riscontrato al freno anteriore, che è anche quello più potente tra i due in dotazione su una moto e non deve perciò assolutamente essere preso con leggerezza. Anche perché per l’alta velocità a cui la moto può arrivare può essere anche potenzialmente mortale. Ecco cosa è stato comunicato.
Suzuki Hayabusa, difetto al freno anteriore: c’è il comunicato ufficiale: bisogna immediatamente intervenire
Sulle Suzuki Hayabusa prodotte nel 2021 è stato riscontrato un difetto importante, sul freno anteriore. Sul sito ufficiale del Governo Britannico è stato dichiarato: “Il passaggio del fluido all’interno del corpo della pompa freno anteriore può rimanere chiuso con la leva del freno rilasciata a causa della posizione errata del passaggio per la regolazione della pressione del liquido dei freni”. In questo modo quindi: “Ciò può portare a un gioco eccessivo della leva del freno in determinate condizioni e, nel peggiore dei casi, la distanza di frenata può aumentare“.
Solamente in Gran Bretagna le moto di questo modello in circolazione sono 484. L’attenzione deve a questo punto scattare al massimo, anche se fa strano che il richiamo sia arrivato solamente diversi anni dopo il suo lancio sul mercato. Come reso noto da ‘Insella.it’, inoltre, la Suzuki Italia avrebbe garantito di aver già provveduto alle dovute comunicazioni e di aver risolto il problema. Ma chi ancora non si è recato in officina deve farlo il prima possibile. Ne va della propria sicurezza e di quella altrui.