Bici, e velocità: una combinazione sorprendente, eppure questa nuova e-bike promette davvero di cambiare le regole del traffico urbano.
Nel cuore dell’estate, una questione inizia a scottare sulle strade dello stato americano del Connecticut: alcune biciclette elettriche si comportano come piccoli bolidi e hanno poco in comune con le bici di tutti i giorni. In un panorama dove l’elettrificazione continua a rivoluzionare mezzi e abitudini, sono apparse e-bike capaci di prestazioni a dir poco stupefacenti.
Definirle semplici biciclette sarebbe un errore: in certi casi si tratta di veri mezzi a motore mascherati da telai snelli. Il fatto che alcuni giovani conoscano trucchetti per rimuovere limitatori e raggiungere velocità da autostrada, fino a superare una Panda nei rettilinei cittadini, ha acceso più di un campanello d’allarme tra le autorità.
Regole nuove per bici con una velocità fuori dagli schemi
Ormai è chiaro che non tutte le e-bike sono uguali. Molte rispettano i limiti previsti, con velocità massime fissate tra 20 e 28 mph, garantendo così una guida sicura e controllata. In questi casi, si può pedalare senza troppi pensieri: spesso si trova un misto di assistenza alla pedalata e acceleratore, ma le prestazioni restano contenute.

Tuttavia sul mercato sono comparsi modelli concepiti per superare i limiti, bolidi capaci di raggiungere e persino oltrepassare i 110 Km/h. Uno scenario impensabile fino a poco tempo fa, che oggi si concretizza grazie alla spinta di motori sempre più potenti e all’assenza, almeno finora, di una regolamentazione rigorosa.
Non stupisce quindi che il Connecticut abbia deciso di intervenire fissando nuovi paletti. Dal prossimo ottobre, la classificazione delle e-bike sarà rivista in modo netto: sarà il motore a dettare le regole. Chi guida una bici elettrica dal motore superiore a 750 watt e priva di pedali dovrà essere in possesso di una patente da motociclo.
Se invece la potenza supera i 3,500 watt, il mezzo verrà equiparato a un veicolo motorizzato vero e proprio; chi si spinge oltre i 3,700 watt entrerà pienamente nel mondo delle motociclette, con l’obbligo di licenza e assicurazione.
Per molti utenti questa stretta non cambierà granché: la maggior parte delle e-bike rimane ampiamente sotto la soglia critica, anche quando si sfiorano i 1,000 watt, grazie alla presenza dei pedali. Preoccupazioni maggiori riguardano i modelli di fascia alta, veri e propri esercizi di ingegneria firmati da brand come McLaren, Ford e Porsche. Questi, pur vicini ai limiti, riescono comunque a sfuggire ai nuovi vincoli.
La mossa del Connecticut non arriva a caso: il traffico misto tra bici elettriche ad alte prestazioni e auto rischia di essere esplosivo, soprattutto nelle mani inesperte di chi vede nella velocità un gioco. La strada, insomma, non è una pista. E se la Panda può essere “sverniciata” da una bici, è tempo di rivedere sul serio le regole del gioco.