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Quasi 1 milione di veicoli costretti al fermo: scoppia il panico, il motivo è gravissimo

Paura tra gli automobilisti, con questi veicoli che sono costretti a un duro fermo.

Gli stop sono purtroppo molto frequenti al giorno d’oggi, con gran parte delle aziende che devono fare i conti con delle limitazioni di vario genere. Le istituzioni stanno cercando di attuare una serie di azioni verso le aziende, in modo tale da poter offrire ai cittadini il miglior servizio possibile, con la sicurezza che è essenziale.

Quasi 1 milione di veicoli costretti al fermo: scoppia il panico, il motivo è gravissimo (nextmoto.it)

Si deve infatti fare in modo tale che si possa mettere nelle strade delle vetture che siano al passo con i tempi non solo per quanto riguarda il fatto di essere o meno ecologiche, ma anche per fare sì che siano adatte a evitare possibili problemi di vario genere in strada. Gli airbag da questo punto di vista sono state una delle più belle soluzioni possibili.

Si è infatti andati incontro a una situazione davvero pazzesca di recente, considerando come vi siano stati non pochi blocchi per uno dei casi più spinosi degli ultimi anni. Le difficoltà sono nate con i problemi degli airbag Takata, con questi che hanno fatto scoppiare un caso davvero davvero pazzesco, con gravi conseguenze.

Airbag Takata: lo scandalo da un milione di richiami

Non ci sono dubbi sul fatto che uno dei casi più spinosi degli ultimi anni nel mondo delle auto sia stato quello che ha riguardato gli airbag Takata. Questi infatti hanno comportato dei pesanti ritiri da parte delle aziende che hanno puntato su questi dispositivi, con l’azienda che più di tutte che è rimasta scottata che è la Citroen.

Airbag Takata: lo scandalo da un milione di richiami (nextmoto.it)

Il colosso francese infatti ha puntato moltissimo su di essi per le C3 e le DS3, con i richiami che sono stati davvero innumerevoli. Secondo quanto riporta il Ministro dei Trasporti francesi si è arrivati a un numero complessivo di ben 800 mila vetture, numeri davvero impressionanti e che hanno portato a delle class action.

Ancora una volta dunque le aziende automobilistiche devono fare i conti con non pochi problemi di questo genere, con gli airbag Takata che si sono rivelati in certi casi non solo inutili per la sicurezza, ma addirittura pericolosi. Il caso scoppiò quando morì una donna di soli 36 anni dopo un incidente stradale e si notarono i danni derivati da questi airbag, con i richiami che sono ancora in corso.