Una cifra che lascia a bocca aperta: la regina della MotoGP vale più di un sogno a quattro ruote. Sembra incredibile, invece è proprio la realtà
C’è qualcosa che sfugge allo sguardo di chi segue solo le gare domenicali. La Ducati che domina le piste dal 2020 non è soltanto la moto di riferimento: dietro c’è un lavoro che ha alzato l’asticella della tecnologia, della passione e degli investimenti come raramente si è visto nella top class.

Tutto ruota intorno a nomi noti: Pecco Bagnaia, che ormai è il volto del successo, ma anche un team di tecnici italiani che sotto la guida di Luigi Dall’Igna ha rivoluzionato l’approccio alle corse. Ogni novità tecnica o soluzione adottata sulla Desmosedici GP ha avuto ricadute sul Motorsport mondiale e, non meno importante, ha spostato in alto i numeri in bilancio della Casa di Borgo Panigale.
Un prezzo fuori portata
Ora, il cuore della questione: quanto costa davvero una Ducati MotoGP? Non si parla di una sportiva stradale, ma di un puro mezzo da gara, cucito addosso ai migliori piloti del mondo. Una macchina perfetta, che unisce il massimo della tecnologia a una cura maniacale e artigianale.

La Desmosedici ha raggiunto livelli di sviluppo che la rendono praticamente irraggiungibile per la concorrenza su ogni circuito. Velocissima allo scatto e insuperabile nei rettilinei, con oltre 360 km/h di velocità di punta, è un concentrato di soluzioni aerodinamiche uniche e componentistica d’élite.
Tecnica pura: motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddamento a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme e quattro valvole per cilindro. Il tutto racchiuso in 157 kg a secco. Freni Brembo davanti, dischi in carbonio da 340 mm, pinze a quattro pistoncini.
Bisogna avere mani e testa salde per guidarla, perché anche un dettaglio fuori posto può costare caro. E in tema di costi, ecco la cifra: circa tre milioni di euro per una sola Desmosedici destinata alla top class del Motomondiale. Non uno scherzo. In pista l’errore si paga duramente: una scivolata può bruciare in un attimo un patrimonio, lasciando il conto in rosso.
Così, se qualcuno si domanda se bastano i soldi per entrare in questo mondo, la risposta arriva decisa: la Ducati che sfreccia tra i cordoli non è solo la moto più desiderata dai piloti, ma anche un gioiello da custodire. E chissà, magari, da ammirare da lontano, con il casco ben saldo e il sogno ancora intatto.