Era il grande atteso nel primo weekend della stagione e Pecco Bagnaia ha subito lanciato un messaggio chiaro. Ecco cosa ha ammesso il bicampione del mondo della MotoGP.
In uno scenario di grandi debutti, tra cui quello di Marc Marquez in Ducati nel team Gresini, ad aver attirato le attenzioni mediatiche è stato Pecco Bagnaia. Quest’ultimo, dopo gli ultimi due mondiali conquistati in carrozza, è chiamato alla prova del 9 nel 2024. La casa di Borgo Panigale pare avergli messo a disposizione un missile, ma non sono mancati gli imprevisti nella prima uscita stagionale in Qatar.
Dopo dei test prestagionali favorevolissimi al torinese, in qualifica e nella Sprint Race, Bagnaia non si è subito confermato al top. E’ scattato dalla quinta posizione in griglia e nella gara breve di sabato non aveva manifestato un feeling spettacolare con la nuova Desmosedici GP24. Il rivale della scorsa annata, Jorge Martin, ha vinto la gara breve senza patemi, domando gli assalti di una ottima KTM con Brad Binder e di un Aprilia in ottima forma con Alex Espargaró.
La top class ha offerto uno scenario molto meno scontato del previsto, con i due marchi europei molto vicini alla Ducati. Sono andate male, invece, le giapponesi. Fresco di rinnovo, nella Sprint Race Pecco Bagnaia era stato insidiato anche da Marc Marquez nel finale, chiudendo quarto. In sesta posizione, invece, si è classificato Enea Bastianini dietro al Cabroncito. In Qatar Nuvola Rossa non aveva mai vinto ed è riuscito a sfatare il tabù nel momento più importante.
Ducati, scatta l’allarme
I fan si aspettavano una Rossa molto più dominante. Bagnaia ha dovuto faticare più del previsto. Il campione del mondo torinese MotoGP ha fatto il punto sulla sua performance nella SR con i colleghi di Sky Sport. “Importante aver segnato punti – ha ammesso Pecco Bagnaia – Le sensazioni sono diverse rispetto ai test e tutto si è compromesso con il mio giro in qualifica. Scattare in pole avrebbe cambiato le cose, tuttavia considerando tutti i problemi di ieri, compreso il saltellamento, si può affermare che è stata una SR positiva“.
L’alfiere del team factory si è rifatto con gli interessi nella giornata successiva, dominando il GP. Subito dopo la gara breve di sabato ha temuto il peggio. “Io, Martin e Binder avevamo lo stesso passo ed Aleix Espargaró avrebbe vinto se si fosse trovato in testa – ha sancito il numero 1 – Io ho dovuto cambiare il mio stile: è la prima volta che ho questo problema di saltellamento, forse perché non avevo mai seguito qualcuno da vicino“.
I tecnici hanno aiutato Pecco con il problema avuto nella SR. Hanno lavorato, duramente, per consegnare nelle mani del campione una Desmosedici imbattibile in gara. Aprilia e KTM hanno limitato le loro performance. Brad Binder non ha potuto nulla contro il ritmo dell’asso del team factory della Ducati e si è dovuto accontentare della seconda posizione, davanti a Jorge Martin e Marc Marquez. Gofree ha amministrato in modo magistrale le mescole, mandando un messaggio chiaro agli avversari.
La moto italiana, tra GP24 e GP23, si conferma chiaramente la migliore della griglia, un mezzo semplicemente superiore alla concorrenza. Nel momento più importante Bagnaia ha calato l’asso, dimostrandosi il miglior interprete della casa di Borgo Panigale.