Ora è finita per i rivali: questo casco cambia tutto, nulla sarà più come prima

Ora è finita per i rivali perché con questo casco cambia tutto: nulla sarà più come prima perché le innovazioni sono importanti.

Per i rivali adesso può essere davvero finita: con questo casco può infatti cambiare tutto. Nulla potrebbe molto presto essere più come prima. Ecco tutte le novità che possono arrivare sul mercato e come questo mondo potrà subire cambiamenti importanti.

Il casco che può cambiare tutto
Ecco il casco che può cambiare tutto: i rivali tremano – Nextmoto.it

Il casco è di fondamentale importanza a bordo del proprio mezzo due ruote, oltre a essere obbligatorio per legge in Italia e non solo. Questo è il primo strumento di protezione di cui il motociclista deve dotarsi una volta acquistata una moto. Di qualsiasi tipo essa sia.

Proprio a questo proposito stanno arrivando sul mercato delle novità decisamente importanti. Specialmente Yamaha sembra essere portata a credere che le nuove tecnologie, anche per i caschi, possano fare la vera differenza. Motivo questo per il quale la nota Casa sembra essere intenzionata a sostenere la creazione di caschi anche da moto con realtà aumentata. Vediamo insieme i dettagli.

Caschi con realtà aumentata, è possibile? Yamaha ci crede! Ecco tutti i dettagli

I casi di caschi, per moto e non solo, con realtà aumentata sono stati diversi finora. BMW ne ha creato uno tutto suo già nel 2016. Mentre Aprilia nel 2017 ha portato nei propri box di MotoGP, Daqri Smart Helmet, ovvero un casco sperimentale utilizzato da tecnici e meccanici per poter visualizzare senza problemi sulla visiera contenuti oleografici durante la preparazione delle moto. Adesso il passo in questo senso vuole farlo Yamaha.

Il casco che può cambiare tutto
Il casco che può cambiare tutto: entra in gioco la realtà aumentata (YouTube) – Nextmoto.it

I due progetti in questo campo più avanti in questo momento sono quelli di Aegis Rider e LiveMap. Il primo sfrutta la tecnologia ‘Advanced Rider Assistance System’, ovvero ARAS, con il casco abbinato ad un’app. Mentre il secondo è quello di un casco integrale, connesso allo smartphone.

In tutto questo vuole inserirsi appunto anche Yamaha che sta lavorando per brevettare nuove esigenze. In primis, la volontà è quella di lavorare nel miglior modo possibile al problema del movimento della testa. Così si va a modificare il campo visivo e l’idea è quella di utilizzare ben quattro telecamere che vada a monitorare il movimento degli occhi.  Nulla è ancora deciso ma la tecnologia punta a essere di alto livello. L’obiettivo principale è quello di aumentare il più possibile la sicurezza. Di seguito il video test a cura dei colleghi di Moto.it.

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