Alle volte non bastano nemmeno gli incentivi e lo sanno molto bene queste moto.
Negli ultimi anni si sta cercando in tutti i modi di venire incontro a coloro che producono moto, il che serve per fare in modo che il mercato riparta. Gli incentivi statali sono ormai essenziali per la stabilità di tanti marchi, con questi che permettono di abbattere il prezzo di vendita e renderle quindi più appetibili per i clienti.

Troppo spesso però si deve fare i conti con il fatto che le moto che sono soggette a incentivi, in molti casi non trovano di certo dalla propria parte il parere favorevole dei clienti. Il prezzo elevato è sicuramente un problema, ma allo stesso tempo si deve tenere in conto anche il fatto che, pur ridotto, si devono sempre spendere cifre importanti.
Le moto elettriche in questi anni non sono di certo state in grado di convincere i clienti, con questi che hanno visto ormai con sempre minore interesse queste due ruote. Le vendite in questi anni sono davvero in calo e non bastano nemmeno gli aiuti statali per fare in modo che queste moto possano impennarsi nelle vendite.
Tracollo moto elettriche: le vendite calano a picco
Se già le auto elettriche faticano e non poco a imporsi sul mercato, la situazione si fa davvero drammatica nel momento in cui si parla di moto. Il settore infatti si trova di fronte a dover vivere un giugno davvero nero per quanto riguarda le vendite, tanto è vero che si è toccato un segno negativo per il 29,47% rispetto a un anno fa.

Gli scooter e le moto insieme infatti non hanno toccato nemmeno i 1000 esemplari, con sole 931 unità contro le 1320 dell’anno scorso. Non si tratta però solo di un mese negativo, perché anche il confronto tra i primi sei mesi del 2024 con lo stesso periodo del 2025 non lascia davvero scampo.
Si parla infatti di 5391 nello scorso anno con sole 4489 modelli nel 2025. Numeri che sono altamente negativi e ora che non sarà possibile nemmeno più attingere dagli incentivi statali sembra essere ancora più evidente come ci si debba aspettare il tracollo di un mercato che non è davvero mai partito, con i clienti che dimostrano di essere così molto più legati al termico e servirà ancora tempo prima di cambiare.