Un rarissimo mezzo prodotto da una casa che non è certo famosa per questo genere di veicoli esce fuori dall’oblio del tempo per sorprendere gli appassionati. Noi non potevamo davvero crederci quando lo abbiamo visto la prima volta.
Rimaniamo sempre molto sorpresi quando scopriamo che un marchio costruiva qualcosa di molto diverso prima di buttarsi sul settore delle motociclette sportive, un po’ come una Lamborghini che è passata dai trattori alle supercar dopo tutto. Questo giusto per farvi capire di quale argomento parliamo oggi… 
La casa italiana MV Augusta fondata nel 1945 a Samarate nel varesino è ad oggi uno dei marchi più apprezzati da chi sceglie motociclette sportive o da turismo con motori molto interessanti per le proprie scampagnate in sella ad una due ruote e non certo da clienti in cerca di qualcosa di più sobrio.
Del resto ogni marchio ha il suo target. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che…ai suoi albori il marchio ha provato a fare concorrenza ad altri marchi molto più famosi che si sono mossi nel settore del low cost appena terminata la guerra? Quello che state per vedere è incredibile ma fidatevi, è tutto vero.
Una storia assurda…
La casa italiana MV Augusta ha prodotto scooter per un periodo, o almeno, ha messo in strada un modello che tra l’altro come moltissimi prodotti dell’epoca – parliamo dell’immediato dopo guerra – somiglia tantissimo alle rivali Piaggio Vespa e Innocenti Lambretta come avrete sicuramente notato anche da voi. 
Una rapida ricerca sul web conferma e soprattutto contestualizza questo ritrovamento: intorno al 1949 la casa italiana ha effettivamente lanciato una linea di scooter chiamata MV Augusta 125 che includeva il Dovunque, dall’assetto più sportivo, il Tipo B qui in fotografia ed altre versioni interessanti. Inutile dire che dopo tutti questi anni non sono molti gli esemplari sopravvissuti ad intemperie e viaggi interminabili.
L’esemplare in fotografia un tempo era celeste: ora la ruggine e la polvere lo hanno rovinato ma con un bel restauro potrebbe tornare a splendere come un tempo. Del resto servono soltanto 100 Euro per portarlo a casa almeno nel momento in cui scriviamo queste righe. Forse sarete proprio voi a farlo.
