MotoGP sempre più vicina alla F1: vogliono copiargli anche questa

MotoGP e F1 si somigliano sempre più per format e soluzioni che hanno stravolto le categorie. In arrivo una novità che potrebbe avere un impatto clamoroso sui bolidi della classe regina del Motomondiale.

Due delle categorie più seguite al mondo del Motorsport stanno rivoluzionando dei concetti che per decenni non erano stati intaccati allo scopo di rimanere fedeli alle tradizioni. La F1, con il passaggio nelle mani del gruppo americano Liberty Media, ha puntato ad un nuovo pubblico, più giovane e meno esigente, creando un format chi ha fatto storcere il naso ai puristi.

MotoGP sempre più vicina alla F1
F1 e MotoGP a confronto (Ansa) nextmoto.it

Nel 2021 sono state inaugurate le Sprint Race che hanno avuto un impatto anche nel testa a testa tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. L’attribuzione di punti extra in una gara breve ha anche tolto un po’ di appeal alla classica sfida domenicale. Per il marketing e per gli introiti sulle tribune si è trattata di una manna dal cielo dopo la crisi causata dalla pandemia. Lo stesso è stato fatto anche in MotoGP, a partire dal 2023, su tutti gli appuntamenti del calendario.

Si è addirittura parlato di avvicinare le due categorie, creando un evento comune che avrebbe portato gli appassionati di Motorsport ad assistere, contemporaneamente nello stesso weekend, alle due sfide. Al di là di voci difficilmente percorribili, oggi ne arriva un’altra che è figlia dell’evoluzione tecnica delle monoposto di Formula 1. In MotoGP la Ducati, negli ultimi anni, ha rivoluzionato la serie, portando in pista novità tecniche come le ali, il cucchiaio, l’abbassatore anteriore e soluzioni che hanno permesso alla casa di Borgo Panigale di festeggiare tre titoli costruttori di fila.

La Rossa può fare affidamento su un geniale tecnico come Luigi Dall’Igna. Quest’ultimo ha reso possibile un dominio che non avrebbe potuto realizzarsi senza le capacità tecniche dei piloti che hanno indirizzato lo sviluppo dei tecnici.

MotoGP, l’ultima novità ereditata dalla F1

Nel 2023 nel circus si sta facendo un gran parlare del DRS magnifico della Red Bull Racing. La squadra campione in carica ha sfruttato in modo eccellente il Drag Reduction System, meglio conosciuto come DRS, per raggiungere velocità di punta impressionanti sul dritto.

L’ala mobile posteriore della RB19, una volta aperta, permette a Max Verstappen e Sergio Perez di superare senza patemi i piloti di Mercedes, Ferrari ed Aston Martin, principali competitor della squadra austriaca.

MotoGP sempre più vicina alla F1 sistema DRS
Il DRS della RB19 (Ansa) nextmoto.it

La soluzione tecnica sta facendo drizzare le antenne anche agli ingegneri della MotoGP. In casa KTM per provare a ridurre il gap dalla Ducati è stato portato in pista a Jerez un alettone posteriore sulla moto di Dani Pedrosa. Dan Marshall, a capo dell’aerodinamica in KTM, ha avuto esperienze in F1 nel team Force India e ha ammesso che in MotoGP si sta verificando un problema nelle manovre di sorpasso. Proprio come in F1, l’effetto scia non basterebbe più e si sta pensando di ovviare al problema con una nuova soluzione.

I team in MotoGP “potrebbero seguire la strada della Formula 1 e consentire una sorta di aerodinamica attiva come il sistema DRS”, ha ammesso l’aerodinamico della KTM in una intervista riportata sul magazine spagnolo Todocircuito. Considerati i risultati avuti nella categoria regina delle quattro ruote, potrebbe essere un clamoroso autogol che snaturerebbe del tutto la MotoGP.

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