MotoGP, il team Interwetten lavora per Aoyama

Quest’anno in MotoGP esordisce Hiroshi Aoyama arrivato nella classe regina dopo il titolo conquistato, l’ultimo nella storia di questa categoria, nella classe 250cc. Aoyama correrà con una Honda del team Interwetten a sua volta al debutto nella categoria proprio con il pilota giapponese. 
 

Tom Jojic si occuperà dell’aspetto tecnico della moto, dopo che in questi anni ha lavorato con molte squadre. Lui cercherà di aiutare Aoyama a conoscere la moto, la Honda RC212V, e poter partire così nella stagione 2010 nel miglior modo possibile per stare davanti.

“Ho cominciato nel 1999 con il Team Roberts, occupadomi della raccolta dei dati e delle mappature. Nel 2005 sono diventato capo tecnico, posizione che ho mantenuto fino al 2007, quando Kenny ha lasciato il motomondiale. 
 

A quel punto sono passato al Kawasaki test team con Olivier Jaque, lavorando sullo sviluppo della moto, mentre all’inizio dell’anno successivo ho collaborato con il team Hayate. Quando la Kawasaki si è ritirata, l’anno scorso, per un po’ ho collaborato con la KTM nell’IDM superbike, il cui pilota, Stefan Nebel, è arrivato secondo nel campionato. Alla fine sono stato contattato dalla Honda, dopo che io stesso li avevo sentiti, che mi ha chiesto di partecipare a questo progetto. Ed eccomi qui. 
 

Io sono il coordinatore tecnico, ma anche praticamente il capomeccanico/ingegnere di pista di Hiro. Il mio compito è quello di gestire tutto ciò che riguarda la moto dal punto di vista tecnico, il pacchetto in generale e tutto l’equipaggiamento relativo. Inoltre assisto il pilota in tutto ciò di cui ha bisogno. 
 

Gli altri membri del team sono Craig Burton, che l’anno scorso lavorava come meccanico Repsol Honda, e Francesco Fava, il telemetrista che nel 2009 lavorava da Gresini. Abbiamo poi assunto Emmanuel Buchner, un meccanico tedesco con cui avevo lavorato in Kawasaki, e Antonio Haba Perez, un meccanico spagnolo che in passato lavorava per Daniel (Epp, capo meccanico). 
 

Penso che la cosa più difficile da capire con queste moto sia l’elettronica, perchè per il resto, arrivando dalle 250cc, può guidare veloce come qualsiasi altro a quel livello. Tuttavia dovrà capire molte cose, dalle regolazioni della ciclistica a quelle dell’elettronica, che sono molto interdipendenti una dall’altra. 
 

Dovremo insegnarli come le varie modifiche che apportiamo all’elettronica incidano sulle regolazioni della ciclistica e che se cambiamo le une, bisogna modificare anche le altre. Questo è l’obiettivo primario: capire questo aspetto della moto, più di qualsiasi altro.”

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