MotoGP, dramma per il pilota: “Mi sono spento”. E’ accaduto per un motivo già noto

Durante i test di Portimao si sono vissuti momenti di panico a causa di una caduta. Il circuito non è nuovo a questo tipo di reclami.

Fabio Di Giannantonio ha dovuto chiudere la preseason del campionato del mondo di MotoGP 2023 con una giornata di anticipo. Nel day-1 del test di Portimao ha rimediato una scivolata nelle fasi finali della sessione, sembrava un incidente di routine, ma nell’impatto con la ghiaia ha battuto la testa contro dei cocci che gli hanno provocato una leggera commozione cerebrale. Trasportato subito in ospedale per degli accertamenti al pilota del team Gresini Racing non sono state riscontate lesioni.

Gran Premio di MotoGP (foto Ansa)
Gran Premio di MotoGP – Nextmoto.it

Domenica mattina è stato ritenuto “unfit” e quindi ha dovuto saltare l’ultimo giorno di test Irta a Portimao. Secondo il protocollo sanitario bisogna rispettare un periodo di osservazione di 48 ore prima di poter ritornare in pista. Una scelta che Fabio Di Giannantonio ha incassato tranquillamente, ma non senza sollevare il problema sicurezza sulle vie di fuga del tracciato dell’Algarve, un argomento che già altri piloti hanno esposto nel 2022 e in Safety Commission.

Attimi di paura per il pilota romano

Nella giornata di sabato il pilota di origine capitolina ha perso l’anteriore della sua Ducati Desmosedici GP22 ed è finito a terra, urtando violentemente contro i sassi che compongono il letto di ghiaia tra la curva 7 e la curva 8, perdendo momentaneamente conoscenza. “Sto bene”, ha assicurato il 24enne durante la conferenza stampa domenicale. Dopo la caduta ha vissuto però momenti di panico: “Avevo le vertigini e vedevo tutto sfocato. Avevo anche un po’ di nausea e mal di mal di testa. Avrei anche potuto guidare oggi (domenica, ndr). Ma il dottore ha detto che fosse meglio stare calmi e riposare“.

Il problema sicurezza è stato sollevato a causa delle pietre che fanno parte della ghiaia, sottolineando che siano “molto grandi“. Per questo, al momento dell’urto possono causare lesioni gravi: “Stavo scivolando sull’asfalto e una volta che ho toccato la ghiaia è stata come un’esplosione. La mia testa ha colpito la ghiaia e mi sono spento“. Fabio Di Giannantonio ha raccontato di non ricordare nulla di quegli attimi e gli hanno fatto notare che ci ha rimesso qualche secondo prima di rialzarsi.

Insieme al suo team ha presentato un reclamo agli organizzatori, criticando ironicamente la sicurezza del circuito portoghese: “È come colpire un muro. Se dobbiamo correre così, meglio andare a Monaco, che ha più spettacolo e il rischio è lo stesso. Sono arrabbiato per aver saltato un giorno di test solo a causa della ghiaia“. I segni del tremendo impatto sono ben visibili suo casco che indossava al momento della caduta: “E’ qualcosa di incredibile. Non ho mai visto una cosa del genere“, ha concluso Fabio Di Giannantonio.

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