MotoGP, corsa contro il tempo: pronto l’esordio su un circuito pazzesco

Il campionato del mondo di MotoGP conterà 21 Gran Premi nella stagione 2023. Su un circuito è corsa contro il tempo per consentire l’esordio.

Il campionato del mondo di MotoGP per la prima volta nella storia conterà 21 Gran Premi, allargandosi a due nazioni finora mai lambite dal Motomondiale: Kazakistan e India. Dal 22 al 24 settembre 2023, al Buddh International Circuit, alle porte di Nuova Delhi, si svolgerà il primo Gran Premio dell’India nella storia del campionato a due ruote. Il mercato indiano si sta dimostrando uno sbocco di mercato molto importante per i costruttori, un mercato emergente che consente di diluire i prodotti commerciali in quantità ingenti.

Buddh International Circuit (foto Ansa)
Buddh International Circuit – Nextmoto.it

Bisogna però fare i conti con i lavori in corso sul circuito che dovranno essere completati a breve, altrimenti si rischia di dover annullare il Gran Premio. Come riferisce il quotidiano ‘The Times of India’, i necessari lavori di ammodernamento della pista sono al momento sospesi. Inaugurato nel 2011 il Buddh International Circuit ha ospitato per tre volte consecutive un weekend di gara di Formula 1. Dopo il 2013, il Circus ha cancellato questo round a causa delle complicate normative fiscali e doganali.

Corsa contro il tempo per la tappa MotoGP

Dal 2013 in poi il circuito indiano alle porte della capitale non ha più ospitato nessun grande evento del motorsport, una situazione che dovrebbe cambiare con la MotoGP agli inizi dell’autunno prossimo. Mancano ancora diversi mesi, ma bisognerà dare un’accelerata agli ultimi dettagli e fare in fretta. Il circuito, rimasto abbandonato negli ultimi anni, deve essere riasfaltato in alcuni tratti, le zone di fuga ampliate e le infrastrutture riadattate. Lavori che richiedono ulteriori investimenti per una somma di 5 milioni di euro.

Il Buddh International Circuit (foto Ansa)
Il Buddh International Circuit – Motori.News

Il problema è chi dovrà sborsare questi soldi, dal momento che la proprietà è di “Yamuna Expressway Industrial Development Authority”, ma a gestire è la vecchia società “Jaypee Group”. Dopo un incontro con il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta lo scorso settembre, gli organizzatori hanno assicurato che ogni lavoro sarebbe stato portato a termine in tempo per la prima gara. Gli ultimi lavori dovrebbero iniziare ad aprile e concludersi prima di settembre, ma fino a quando non saranno completati si resta appesi ad un filo.

Il calendario a 21 gare sarà un vero e proprio tour de force per team e piloti, specialmente nella parte finale, focalizzata sui territori dell’Asia prima del gran finale a Valencia. Gare a distanza ravvicinata che costringerà la carovana del paddock a non rientrare a casa per due mesi. Sarà un anno di prova per tutti, poi si deciderà se sarà possibile ripetersi anche negli anni a venire.

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