Cecchinelli, laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino, ha sempre lavorato nell’ambiente delle due ruote, prima presso il gruppo Piaggio e poi in Ducati, dove è sempre stato nel settore racing, prima come ingegnere addetto al progetto Superbike, poi come direttore tecnico del team Ducati e infine, dal 2006 al 2010, come vice direttore di Ducati Corse.
La sfida più importante che lo attende sarà sicuramente quella di mettere mano ai regolamenti che entreranno in vigore nel 2012, con l’esordio della nuova classe Moto3 e il ritorno ai motori da 1000 cc nella classe regina: se per quest’ultima le cose sembrano già alquanto chiare, per la nuova classe entry level le trattative tra Dorna, FIM, IRTA e MSMA (associazione dei costruttori) sembrano ancora aperte e alcuni dettagli importanti sono ancora da definire. E’ chiaro che senza certezze su questi punti essenziali anche le case più interessate al nuovo progetto di Dorna potrebbero decidere di aspettare ad entrare nel circus, ma è altrettanto evidente che c’è l’interesse da parte di tutti a cercare un’intesa che sia soddisfacente dal punto di vista sportivo e commerciale.
Altre questioni che saranno sul tavolo del nuovo responsabile tecnico della MotoGP saranno inoltre quelle relative al rispetto dell’ambiente e alla sicurezza dei circuiti e quindi dei piloti, questione ritornata drammaticamente d’attualità dopo la morte di Shoya Tomizawa in Moto2.
Insomma la carne al fuoco è davvero tanto e quindi l’augurio è quello che il lavoro di Corrado Cecchinelli possa essere proficuo e salvaguardare anche lo spettacolo delle due ruote, evento che è (o meglio dovrebbe essere) soprattutto passione e non solo business.