Incidente Tomizawa, morte in moto2

Un pauroso incidente ha funestato il gp di Misano, provocando la morte del giovane Shoya Tomizawa. All’undicesimo giro il giapponese è andato con la ruota posteriore oltre il cordolo, in corrispondenza del “Curvone”, perdendo aderenza ed intraversandosi. Ordinaria amministrazione per una competizione motociclistica, se non fosse che dopo l’intraversamento il diciannovenne è stato centrato in pieno da De Angelis e Redding subito dietro. Tutte e tre le moto distrutte, anche se solo Shoya è parso da subito in condizioni molto serie.

Traumi multipli, toracico, addominale, cranico con diverse emorraggie. Questo il quadro clinico ravvisato dalla clinica mobile poco dopo il fattaccio. Trasportato repentinamente al nosocomio di Riccione, il pilota ha trovato piena assistenza dal personale medico, ma in ultima analisi non è riuscito a sopravvivere alle gravi ferite riportate. Una breve agonia ha così portato via un ragazzo pieno di vita ed entusiasmo, che tanto ha dato e avrebbe potuto dare al motomondiale.
 
In tutto ciò la cosa che più fa scalpore è stata la “non reazione” dei giudici di gara, che dopo l’incidente hanno fatto proseguire la corsa come se nulla fosse. Atteggiamento criticabile, degno del migliore “show must go on”, che va a cozzare con la sensibilità di milioni di spettatori ma anche dei piloti delle altre categorie, che pretendevano la doverosa sospensione della gara.

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