MotoGP 2011: Stoner, colpo mondiale. Spies emerge dalla noia, Ducati da incubo

casey stoner indianapolis

La sensazione, scusate la franchezza, è che il campionato MotoGP 2011 sia finito a Indianapolis. Sul circuito ricavato dal leggendario catino statunitense, l’australiano Casey Stoner (Repsol Honda) ha colto il settimo successo stagionale ricacciando il principale rivale nella corsa al titolo, il campione uscente Jorge Lorenzo – oggi quarto – a 44 lunghezze di distanza. Solo Daniel Pedrosa, guardacaso compagno di marca del “koala” australiano, è riuscito ad abbozzare una resistenza, mentre per i colori italiani la trasferta oltreoceano è stata disastrosa!

Emozioni al via, con Daniel Pedrosa autore della sua classica pertenza a fionda capace di catapultarlo al primo posto già dalla prima curva; Stoner, autore – come da pronostico dei bookmakers – della pole position girava terzo, largo e miracoloso nel tenere una corda ai limiti della fisica, mentre si segnalava un Nicky Hayden (Ducati) scatenato nella rimonta delle prime posizioni (fino alla quinta) ed un Ben Spies (Yamaha) in evidente difficoltà a sgomitare in mezzo al gruppo nonostante fosse scattato dalla prima fila. Texas Tornado, confermando quanto di buono visto nel warm-up, srà poi capace di rimontare fino al terzo posto, anche ai danni del compagno di squadra Jorge Lorenzo.

 

A proposito del maiorchino, la sua è stata una gara anonima ben al di sotto delle aspettative per uno che ambiva al successo pur denunciando qualche limite nella propria moto. Ma molto peggio hanno fatto gli italiani…

 

Andrea Dovizioso ha salvato la bandiera, chiudendo quinto; il talento Marco Simoncelli si è dimostrato ancora acerbo: dopo aver raggiunto la terza piazza nel corso del quarto giro, ha pagato gomme maciullate dallo sforzo retrocedendo fino al 12esimo posto. Quasi si salva, in un contesto del genere, Valentino Rossi, giunto decimo dopo essere scattato dal 14° tempo e dopo aver messo a segno anche un bel dritto: il nove volte campione del mondo immalinconisce in sella alla propria Ducati, trovando il ritmo (comunque 1″ più lento rispetto a quello di Casey Stoner) solo dopo i due terzi di gara. Ritiro (per gomme) per Loris Capirossi.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy