Piace a tutti, Phillip Island, specie a quei piloti che non disdegnano di scomporsi in curva e anzi sanno andare ad inventare traiettorie ai limiti della fisica. Tra questi ce n’è anche uno che i limiti della fisica li ha invece varcati spesso, e altrettanto spesso ha gettato al vento l’opportunità di vincere le gare proprio per via della sua esuberanza. Naturalmente stiamo parlando di Marco Simoncelli.
Il centauro ravennate, fresco di rinnovo del contratto – per una sola stagione – con Honda nonché di test per la stagione 2012, si è goduto le vacanze “sulla favolosa isola di Boracay”; un modo per sbollire la rabbia dopo l’errore in partenza a Motegi che gli è costato il podio, e per ricaricare le pile in vista di un MotoGP, quello di Phillip Island, dove storicamente non è mai andato male, anzi…
A Motegi ho ulteriormente capito di potermela giocare con i migliori e vorrei dimostrarlo sul circuito che prediligo, dove ho vinto in 250 nel 2008 e 2009: voglio lottare per il podio e questa opportunità non me la farò certamente sfuggire a Phillip Island.
