MotoGP 2011 Motegi: Bautista per sé e per Suzuki

alvaro bautista suzuki

Serve un buon risultato, se si vuole che la Casa continui ad investire anche nel 2012. Quale miglior occasione, per ottenerlo, che il MotoGP di Motegi, quello di casa per tutte le squadre giapponesi? Ecco perché Alvaro Bautista si è mostrato determinato già nel salire la scaletta dell’aereo che lo avrebbe dovuto portare in Estremo Oriente.

Il pilota spagnolo della Suzuki, ottimo sesto nell’ultima uscita (quella di Aragon), conta di bissare e magari migliorare il risultato ottenuto ormai dieci giorni or sono: in ballo c’è non solo il suo futuro, ma anche il futuro dell’impegno Suzuki (tutt’altro che scontato) in MotoGP.

 

La pista è propizia: Bautista fu capace di vincere qui nel 2009, quando correva ancora in 250, mentre nelle categorie inferiori finì spesso piazzato; peraltro c’è un lavoro di sviluppo che ha finalmente ingranato, ed è da portare avanti:

Non vedo l’ora di tornare in sella alla moto per continuare il lavoro iniziato nelle ultime gare. Motegi sarà un posto giusto per continuare a migliorare. Voglio dare a Suzuki e a tutti i suoi fan una ragione per sorridere dopo il terremoto.

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