MotoGP 2011, classifica dei top e dei flop della stagione

MotoGP

Una piccola rassegna, senza pretesa di onnipotenza, dei personaggi di maggior spicco e dei maggiori flop della MotoGp 2011. D’altro canto, le sfide che attendono i piloti, gara dopo gara, sono tali da mettere in evidenza punti di forza e debolezze. Un anno il 2011 molto interessante per la MotoGp proprio per la nascita di nuove rivelaziono e per le brutte figure fatte da qualche insospettabile. Diamo un’occhiata ai nomi dei piloti e dei team del campionato di MotoGp di quest’anno che hanno rispettato le attese dei tifosi e quelli che invece hanno deluso.

TOP

Casey Stoner
Assolutamente brillante, un vero leader che ha saputo dominare il campionato nonostante lo scetticismo di molti quando è arrivato alla Honda. Vincendo tutto quello che c’era da vincere, Stoner ha saputo anche riportare alla casa alata il titolo in MotoGp che mancava dal 2006. Qualche numero? 9 vittorie, 11 pole position e ben 350 punti totalizzati. C’è altro da dire?

Jorge Lorenzo
Un rivale accanito di Stoner con il quale si è confrontato per tutto il tempo. Ha fatto davvero di tutto per competere al massimo e i risultati non si sono fatti certo attendere. A cavallo di una competitiva Yamaha M1, il maiorchino ha portato a casa 3 vittorie, 2 pole e 10 podi su 15 gare disputate. Non male, assolutamente non male.

Andrea Dovizioso
Dopo gli 11 anni passati in Honda, si posiziona al terzo posto nella classifica mondiale, una posizione indubbiamente importante e che da risalto agli sforzi del pilota e del suo team. Tranquillo, riflessivo e schematico, Dovizioso riesce a mettere una grinta inflessibile in pista. 7 podi e 15 piazzamenti tra i primi 5 danno l’idea della passione di questo pilota. Non vince una gara dal 26 luglio del 2009, ma nello stesso tempo andrebbe considerato uno dei migliori della MotoGP.

Marco Simoncelli
Cosa dire del ‘Sic’? In sella alla sua Honda ha fatto faville, sempre e comunque. Veloce, sicuro e concreto, Simoncelli ha visto spegnere i suoi sogni quel 23 ottobre scorso. Le grandi potenzialità di questo pilota non si sono lasciate attendere. 2 pole position, 2 podi ottenuti, 8 piazzamenti nella top five e le svariate partenze dalla prima fila sono stati il suo biglietto da visita.

Stefan Bradl
Probabilmente una sorpresa, una sorpresa gradita per il 2011. Stefan ha sicuramente saputo fare bene anche su un settore molto diverso dalla F1. In sella a una Kalex, ha dominato la prima parte di stagione con diversi gran premi al suo attivo.

Maverick Vinales
Al debutto assoluto nel mondiale, il 16enne pilota spagnolo potrebbe rappresentare un nome che, in un prossimo futuro, potrà diventare ancora più competitivo e temuto. 4 gare vinte, 3 pole all’attivo e 9 podi sono stati i suoi risultati.

FLOP

Valentino Rossi e la Ducati
L’accoppiata Rossi-Ducati non ha soddisfatto le attese. Nonostante gli sforzi del pilota e del team, i risultati sono stati nettamente sotto le aspettative. Una stagione negativa, non c’è che dire. Probabilmente è presto per bocciare completamente questa collaborazione ma è necessario fare di più, molto di più.

Dani Pedrosa
Infortuni e sfortune varie hanno impedito a Pedrosa di fare bene. Quando in forma, il pilota sa dare il meglio di se ma, purtroppo, almeno quest’anno, è successo piuttosto raramente. E bisogna tenerne conto. Un pilota talentuoso, non c’è dubbio, ma quasi incapace di vincere un titolo in MotoGp. Il quarto posto nel mondiale è il risultato peggiore in MotoGp dal 2007 ad oggi.

Gli italiani della 125cc
E’ il 14 giugno 2009 l’ultima volta che un pilota italiano ha vinto una gara 125cc grazie ad Andrea Iannone a Montmelò. L’ultimo podio di un italiano risale addirittura al 30 agosto dello stesso anno (3° posto di Corsi a Indy). I nostri piloti dovrebbero tornare a diventare competitivi e a mettere in difficoltà gli avversari. D’altronde il vivaio italiano è sicuramente ricco di personaggi di spessore. Chissà che nel 2012, i 15enni Romano Fenati (campione europeo 2011) e Niccolò Antonelli (campione italiano 2011) sappiano fare bene.

Carmelo Ezpeleta
Il ritorno alle 1000 non è stato affatto positivo. Poco spettacolo, una MotoGp meno appetibile. Insomma, lontani dalle prerogative che avevano sottolineato la nuova avventura. Per ora sembra ci sia molto da lavorare per cercare di ottenere qualche risultato degno di nota. La condizione attuale non depone certo a favore della speranza.

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