Moto, finalmente ci siamo: può arrivare il “dispositivo” che salva la vita ai rider

Andare in moto può essere davvero adrenalinico ma anche pericoloso. Grazie a una novità importante, però, la sicurezza può aumentare.

La passione per le moto unisce tantissime persone, senza limite di età, che amano sentire l’aria che si avverte quando salgono in sella alla propria due ruote. Non a caso, appena la temperatura lo permette in molti non esitano a tirare fuori il mezzo dal garage e a utilizzarlo per i propri spostamenti quotidiani, a meno che non ci sia l’esigenza di viaggiare con il resto della famiglia.

dispositivo salva vita motociclisti
Si corrono davvero grossi rischi in modo? – Nextmoto.it

Anzi, c’è chi le ama talmente tanto da sfruttarle praticamente tutto l’anno, basta semplicemente che non ci siano condizioni di maltempo. Agire con prudenza non può che essere necessario, ben sapendo come avere un’andatura troppo elevata possa comportare rischi elevati.

Una novità salvavita per chi va in moto

Rinunciare alla moto per alcuni sembra essere impossibile, nonostante questo possa provocare grandi ansie per i loro amici e familiari. Del resto, può bastare anche solo una scivolata o una curva presa in maniera non adeguata, specialmente se il fondo stradale è scivoloso, a causare una caduta, che può avere conseguenze piuttosto pesanti.

Le campagne di comunicazione che vengono realizzate periodicamente per invitare i centauri alla prudenza non sono quindi mai troppe, anche se c’è chi si augura possa esserci davvero un intervento a monte che può rivelarsi efficace e che può rendere ogni viaggio più sicuro. Fortunatamente questo importante passo può essere davvero dietro l’angolo.

La Commissione Trasporti alla Camera ha infatti approvato un emendamento che delega il governo a muoversi per adottare una serie di linee guida che possono regolamentare i comportamenti dei centauri e aumentare il livelo di sicurezza sulle strade del nostro Paese. Questo doveebbe portare all’introduzione di alcune infrastrutture stradali, che prevedono anche l’apposizione del dispositivo salva motociclisti.

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L?impatto con il guardrail può causare gravi danni a un centauro – Nextmoto.it

Il riferimento è a un dispositivo di cui si parla da tempo, ma che ancora non è stato approvato, i guardrail realizzati appositamente per limitare le lesioni gravi del motociclista in caso di impatto. L’idea era nell’aria da tempo, al punto tale che ANAS aveva lanciato i primi proclami a riguardo addirittura dieci anni fa, ma senza che questi venissero poi tradotti in realtà.

Ora è la volta buona?

I ritardi evidenziati negli ultimi anni nell’arrivare all’introduzione dei guardrail che possono salvare la vita a chi va in moto non possono che spingere a essere cauti sulla loro reale introduzione. Questa volta, però, il passo sarebbe più vicino: il Ministero dei Trasporti sta infatti portando avanti un tavolo di confronto che coinvolgerà gli esperti del settore (tra i quali la FMI), in modo tale da capire come sia necessario muoversi affinché le amministrazioni possano agire in modo concreto.

Sui guardrail saranno così posizionati quelli che vengono definiti “dsm” (Dispositivo Stradale di Sicurezza per Motociclisti.), che non è altro che una banda flessibile, di solito di colore giallo, di materiale deformabile, posizionata sulla parte bassa. Fino ad ora questo punto è vuoto, proprio per questo l’impatto per chi ci finisce contro può essere davvero pesante.

Si riduce così la possibilità che il centauro possa tagliarsi con la lamiera o sbattere contro i supporti, con conseguenze che possono essere gravi, o addirittura mortali.

Alcuni hanno però manifestato dei dubbi su questa componente, che potrebbe rivelarsi pericolosa in caso di incidenre che può coinvolgere auto o mezzi pesanti. Si teme infatti che questa possa costituire una sorta di rampa di lancio, ma le discussioni in corso cercheranno proprio di portare a una soluzione che possa ridurre questo rischio.

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