Moto 2 Phillip Island: De Angelis vince davanti a Redding e Iannone

Alex De Angelis vince il GP d'Australia classe Moto 2

Alex De Angelis conquista la vittoria nel GP d’Australia classe Moto 2 davanti a Scott Redding e ad Andrea Iannone: il sammarinese del team Jir Moto 2 non ha una partenza felice ma riesce ben presto a riportarsi sui piloti che lo precedono, a rimanere con loro e, intorno al quinto giro dal termine, a prendere il comando della corsa imponendo un ritmo che gli consente di arrivare sul traguardo senza complicazioni.

Redding non può che accontentarsi del secondo posto davanti ad Andrea Iannone, davvero bravo a tenere la sua moto che in più di un’occasione tende a partire nel posteriore, forse per un set up non ideale. Dietro a questi tre si piazza Julian Simon, in lotta proprio con il pilota abruzzese del team Fimmco Speed Up per la seconda posizione nella classifica generale. Lo spagnolo precede Stefan Bradl e il compagno di squadra Mike di Meglio, che nelle fasi iniziali sembrava poter stare con i primi salvo poi alzare i propri tempi. 
 
Alle sue spalle si forma un gruppo di sette – otto piloti regolato nel finale dal neo campione del mondo Toni Elias, autore di un doppio sorpasso che gli regala la settima piazza davanti a Simone Corsi, autore di una gara tattica impreziosita da una rimonta finale simile a quella del pilota spagnolo che lo precede sul traguardo. 
 
Per quanto riguarda gli altri piloti italiani, Claudio Corti è quindicesimo e precede di una posizione Raffaele de Rosa, mentre Alex Baldolini è ventesimo e Roberto Rolfo solo ventiseiesimo. Da segnalare l’uscita di pista al primo giro di Jules Cluzel e quella di poco successiva di Hector Faubel e Wayne Maxwell, che si becca la bandiera nera per aver messo le mani addosso allo spagnolo dopo la loro caduta. 
 
Per De Angelis si tratta della seconda vittoria in carriera, la prima nella nuova categoria intermedia: il sammarinese la dedica allo scomparso Shoya Tomizawa, percorrendo il giro d’onore con il dito che indica il cielo, come del resto fa Scott Redding, anche lui coinvolto suo malgrado nell’incidente mortale del giapponese proprio come il vincitore di oggi.

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