Monopattini in sharing, cambia tutto: addio improvviso nella capitale

Monopattini in sharing, cambia tutto: addio improvviso nella capitale. Svolta  improvvisa, servono nuove regole per la mobilità

Serrve una mobilità sostenibile, soprattutto nella grandi città, su questo sono d’accordo tutti o quasi. Ma ci sono nuovi fenomeni che hanno preso fin troppo spazio e non seguono più le regole. E così una grande capitale ha deciso di andare all’attacco dei monopattini elettrici.

Monopattini in sharing, cambia tutto - NextMoto.it
Monopattini in sharing, cambia tutto – NextMoto.it

Stiamo parlando di Parigi e del suo sindaco, Anne Hidalgo, in carica da ormai nove anni. Fatto salvo il periodo della pandemia, che anche in Francia ha picchiato duro riducendo di molto la circolazione, la Ville Lumiére è caratterizzata da un traffico caotico. Ecco perché la soluzione dei monopattini, anche quelli in sharing, ha fatto subito presa sul pubblico.

Da buona abitudine però si è trasformata in mania che rischia di mettere a repentaglio le vite di quelli che li guidano ma anche di automobilisti e pedoni. Così il 2 aprile i cittadini di Parigi saranno chiamato ad esprimere pubblicamente la loro opinione con un referendum dalla domanda semplice. “Sei favorevole o contrario ai monopattini in libero servizio a Parigi?”.Attenzione, stiamo parlando di quelli in affitto, perché quelli privati almeno per ora non possono essere toccati.

Monopattini in sharing, cambia tutto: un fenomeno sena regole non solo all’estero

Una domanda lecita, soprattutto alla luce della piega che sta prendendo il fenomeno. E cosi le società di sharing, come era avvenuto per le bici e per le vetture elettriche negli anni scorsi, hanno fiutato il business. Così anche Parigi si è riempita di punti nei quali affittare un monopattino: si calcola che siano almeno 15mila quelli mesi a disposizione dalle principali società che si occupano del settore nella capitale.

Non una marcia indietro da parte della sindaca, che negli ultimi anni è stata promotrice di diverse riforme per un traffico più a portata di uomo. Sono nate così le strade urbane con il limite a 30 km/h per ridurre le emissioni inquinanti e sonore. Sono nate molte piste ciclabili e aree pedonali separate dalle carreggiata ed è stata vietata parte del centro ai veicoli a motore.

Monopattini, arriva la stretta - NextMoto.it
Monopattini, arriva la stretta – NextMoto.it

Ma ora il caos che la città voleva evitare è stato uin parte portato da chi guida i monopattini elettrici e spesso non rispetta le regole. Hidalgo ha già espresso il suo parere: è contraria alla proliferazione dei monopattini, ma se vincerà il sì non avrà problemi ad adeguarsi. In caso di bocciatura però anche altre grandi città, Italia compresa, potrebbero imitarla.

Codice della Strada, in Italia ci sono nuove norme per chi guida un monopattino elettrico

Da noi al momento infatti non ci sono queste restrizioni, ma in compenso il 2023 è iniziato con regole diverse per la circolazione dei monopattini elettrici, tutte comprese nel Codice della Strada. Quindi fuori dai centri abitati i monopattini elettrici possono circolare solo sulle piste ciclabili mentre in città solo sulle strade urbane con un limite di velocità di 50 km/h.

Inoltre nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata. Il limite di velocità resta fissato a 6 km/h nelle aree pedonali, mentre negli altri spazi passa dai precedenti 25 km/h a 20 km/h. E la sosta è possibile solo negli spazi appositi riservati a velocipedi, ciclomotori e motoveicoli.

E ancora, i monopattini elettrici possono essere utilizzati a partire dai 14 anni, ma sotto i 18 anni è obbligatorio indossare un casco omologato UNI EN 1078 o UNI EN 1080. Non si può invece viaggiare in due oppure l’utilizzo trasportare oggetti o animali.

Nuoive regole per la circolazione sui monopattini - NextMoto.it
Nuoive regole per la circolazione sui monopattini – NextMoto.it

Sul mezzo da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo notturno, e di giorno quando richiesto è necessario utilizzare una luce bianca o gialla fissa anteriore e una rossa posteriore. A partire dal 1 gennaio 2024 dovranno anche essere presenti frecce come indicatori luminosi di svolta, installate sia davanti che dietro.

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