Luca Manca è tornato in sella alla sua
moto dopo quasi un anno dal terribile
incidente che l’ha visto protagonista, suo malgrado, durante la sesta tappa dell’edizione 2010 della
Dakar, corsa che, nonostante l’indubbio
fascino, fa anche sempre molto discutere per la sua
pericolosità.
Per il suo ritorno Manca ha dichiarato di aver scelto una
pista facile per riprendere confidenza con le
due ruote in maniera progressiva e senza prendersi troppi rischi. La sua intenzione è comunque quella di ritornare all’
attività agonistica nonostante la morte sfiorata: il fatto che ci riesca o meno dovrebbe però dipendere dal parere dei medici, che potrebbero negargli la
licenza agonistica, opzione che Manca stesso prende peraltro in considerazione.
Da tutto questo dipende poi un suo futuro ritorno alla Dakar, corsa che continua senz’altro a piacere al centauro visto che, fatto salvo il parere medico, Manca vorrebbe tornarci nel giro di al massimo due anni, se non altro per saldare il suo personale conto con le dune dell’
Atacama, che l’hanno visto protagonista anche di un gesto di grande
fair play nei confronti di
Marc Coma, a cui, nel giorno prima dell’incidente, ha prestato la sua ruota posteriore dato che la sua si era forata proprio mentre il catalano di casa
KTM era in testa alla
prova.
Un gesto che avrebbe meritato quanto meno un riconoscimento alla
recente edizione dei Caschi d’Oro che ha premiato Max Biaggi quale top rider: tutto questo non c’è stato ed è stato un vero peccato sentire l’intervento di
Valentino Rossi (altro pilota sfortunato nel corso del 2010), ricordare la morte di
Tomizawa ma non dire neanche una parola di
incoraggiamento e
sostegno nei confronti di Luca Manca.