La nuova moto dal Giappone fa scoppiare il caso: non sarebbe una novità, qualcuno l’aveva già lanciata prima

L’ultima novità dalla casa di Hamamatsu sembra uscita dalla matita di un designer italiano. E se fosse veramente così?

Il mondo delle moto è piccolo, le idee viaggiano veloci, ma a volte viaggiano alla stessa velocità anche i tentativi più o meno riusciti di imitazione. Un esempio possiamo ammirarlo sulla rivista Young Machine, che ha pubblicato un’anticipazione “interessante”: Suzuki starebbe pensando a una versione retrò della GSX-8S.

Originale o copia?
Suzuki GSX-8S, dettaglio (Oberdan Bezzi) nextmoto.it

Il progetto prende la naked moderna, equipaggiata con il bicilindrico da 776 cc da 83 cavalli, e la veste con abiti d’epoca. Le linee ricordano la vecchia GS 1000 S, quella che negli anni ’80 faceva girare la testa ai motociclisti. La notizia sarebbe davvero interessante, se non fosse per un dettaglio non da poco. Il designer italiano Oberdan Bezzi aveva disegnato la stessa identica moto mesi fa. Non una cosa simile, proprio la stessa moto. Gli stessi tratti, le stesse proporzioni, persino i dettagli sono uguali. Ahi, ahi, ahi…

Un’idea tutta italiana

Le coincidenze nel design esistono, certo. Non bisogna mai pensare male se se ne può fare a meno. Questa volta però le somiglianze eccessive saltano all’occhio in modo particolare. Il progetto di Bezzi non era passato inosservato. Il designer italiano aveva immaginato due versioni: una sulla GSX-8S e un’altra sulla GSX-S 1000. Entrambe pescavano a piene mani dal design della GS 1000 S originale.

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Suzuki GSX-8S (youtube screenshot) nextmoto.it

La storia si ripete. Anche la Katana moderna, altro successo di Suzuki, è nata dalla matita di un italiano. Rodolfo Frascoli ha preso il progetto originale di Hans Muth e l’ha portato nel presente. Il risultato? Una moto che vende e fa parlare di sé.

Il bicilindrico della GSX-8S si presta bene a questo tipo di operazione. Non è un mostro di potenza come il quattro cilindri da 1000 cc e 150 cavalli. È più gestibile, più economico, perfetto per chi vuole una moto bella senza strafare. La scelta del motore più piccolo renderebbe la moto accessibile a un pubblico più ampio.

La strategia di Suzuki è presto detta: le moto classiche piacciono, vendono, creano tendenza. Il successo della Katana lo dimostra: i motociclisti adorano le moto che mescolano il fascino del passato con la tecnologia moderna e una GSX-8 in versione retrò potrebbe sicuramente conquistare una bella fetta di mercato.

Gli appassionati aspettano di vedere se il progetto diventerà realtà. Intanto questa storia ci dice qualcosa sul talento italiano nel design delle moto. Le somiglianze tra i due progetti sono troppo evidenti. I giapponesi potrebbero fare una chiamata in Italia. Dopotutto, le buone idee non hanno nazionalità. Ma, almeno in teoria, si dovrebbe riconoscere chi ne è l’autore, e pagarlo.

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