Kawasaki al lavoro su un nuovo dispositivo: può rivoluzionare le Moto

Kawasaki ha recentemente depositato un brevetto che apre la strada a un nuovo dispositivo che potrebbe rivoluzionare il mondo delle moto.

Il mondo delle moto è in continua evoluzione: e non parliamo solo di motori, ma anche e soprattutto di tecnologie, sempre più sofisticate, finalizzate a migliorare il sistema di guida, a garantire maggiore sicurezza da parte dei centauri, a offrire prestazioni di livello sempre più alto

Kawasaki lavora a un nuovo brevetto
I nuovi dispositivi della Kawasaki potrebbero rivoluzionare il mondo delle moto (press media) – Nextmoto.it

Il “pianeta Kawasaki” non ha certo bisogno di presentazioni. Sia che si tratti di moto da corsa che di veicoli da strada, stai sicuro che, mentre corri ad acquistare un modello nuovo di zecca, presentato magari in pompa magna ad un salone specializzato in giro per il mondo, gli ingegneri nipponici stanno già depositando brevetti su brevetti, con novità ti farebbero impallidire e che farebbero considerare già vecchio il fiammante modello che hai appena portato a casa.

Del resto non c’è tempo da perdere: il mercato è in fermento, i competitor sono tanti, e Kawasaki è una di quelle multinazionali che ha il dovere di mantenere standard altissimi. In questo caso parliamo di tecnologia per migliorare la guida, in questo senso ci riferiamo alla sterzata, ma anche a sistemi per per smorzare le cadute, quindi parliamo anche di carico e frenata. Scopriamo insieme le incredibili e affascinanti novità che riguardano il mondo Kawasaki.

Forcelle, sterzo e freni: il nuovo brevetto Kawasaki

Per cominciare, il sistema Kawasaki utilizza un solo forcellone anteriore, non l’elemento a doppia faccia del modello Bimota Tesi H2. I vantaggi di questo sono duplici, con il peso e il costo di produzione entrambi leggermente migliorati.

Con un solo forcellone, l’intera parte anteriore può essere alleggerita leggermente, ma non del 50%, poiché il singolo braccio dovrà essere rinforzato per sostenere il carico da solo. Il forcellone anteriore singolo potrebbe essere un sistema leggermente più semplice da produrre e assemblare sulla produzione: e secondo i bene informati, entrambi saranno fondamentali, per Kawasaki, nei modelli tradizionali in futuro.

I nuovi dispositivi della Kawasaki
I nuovi dispositivi della Kawasaki: le anticipazioni (press media) – Nextmoto.it

Il sistema Kawasaki presenta anche un ammortizzatore posteriore montato all’estremità anteriore della moto in quello che è un sistema più convenzionale rispetto a quello della Bimota. Su quella macchina, l’ammortizzatore anteriore e posteriore sono montati insieme, dietro il forcellone. Questo metodo è ottimo per la centralizzazione di massa e l’imballaggio ordinato.

L’ultimo pezzo di questo puzzle che ci dice che questa potrebbe la strategia vincente che Kawasaki desidera adottare per il futuro, per le proprie moto, è il metodo di sterzo. Confrontandolo con la Bimota, dove lo sterzo è azionato da una complessa serie di leve e manovelle, il design Kawasaki sembra utilizzare una testa di sterzo standard con un braccio oscillante a cavallo della ruota anteriore per fornire il movimento richiesto.

E per quanto riguarda il sistema frenante, direttamente inerente la sicurezza, finalizzato ad ammortizzare le cadute, l’idea di Kawasaki è contrastare il trasferimento di carico agendo sul freno posteriore in modo da ”schiacciare” il veicolo, impedendo così all’anteriore di “alzarsi”, come si potrebbe fare agendo sul freno posteriore. Questo stesso effetto, secondo il principio brevettato, si può ottenere con un freno magnetico ausiliario montato direttamente sul pignone dell’uscita cambio

Detto questo, il fatto che Kawasaki abbia unito le forze con Bimota ci dice chiaro che vedono un concreto futuro in questo tipo di design e prestazioni.

Impostazioni privacy