Honda, crisi senza fine in MotoGP: l’appello del rider è disperato

La situazione in casa Honda si è messa malissimo dopo l’addio di Marc Marquez. Ora servirà un miracolo per uscire dai bassifondi della classifica.

Negli ultimi 2 anni la Honda ha chiuso all’ultimo posto della graduatoria costruttori. Le cose non sembrano essere migliorate nel 2024 con l’arrivo di Zarco e Marini, al posto di Rins e Marquez. Se in passato c’era la parziale giustificazione di una squadra privata del suo campione, a causa dei continui infortuni del numero 93, ora è proprio la moto a non dare garanzie.

Honda, crisi senza fine
La situazione in casa Honda si è messa malissimo (Ansa) Nextmoto.it

Tutto è nato dal tragico infortunio di Marc Marquez nel 2020. Il centauro di Cervera tornò, dopo l’operazione all’omero destro, ad alti livelli nel 2021, vincendo 3 gare. Poi l’infortunio sulla moto da cross determinò il riacutizzarsi della diplopia. La Honda, stufa di aspettare la completa convalescenza del catalano, decise di rivoluzionare la RC213V con soluzioni tecniche innovative. Il risultato? Non solo Marc non ha più ritrovato il gusto della vittoria, ma anche gli altri centauri della casa di Tokyo sono piombati in una crisi senza precedenti.

Nel 2020 il brand dell’ala dorata chiuse alle spalle anche della dimissionaria Suzuki. Nella scorsa annata, invece, Honda e Yamaha si sono giocate l’ultima piazza. Nonostante due moto in più e la vittoria di Rins in Texas, alla fine, la casa di Tokyo divenne, nuovamente, il fanalino di coda.

Il fratello minore di Valentino Rossi, Luca Marini, ha affiancato il campione del mondo 2020, Joan Mir, credendo di poter fare la differenza nel 2024. Idem Zarco nel team satellite LCR. Alla fine il team è rimasto all’ultimo posto della graduatoria nonostante un nuovo modello di moto.

La disperazione regna sovrana in casa Honda

Le novità portate in Spagna non hanno dato esiti positivi. La RC213V innovata e testata da Stefan Bradl nel Gran Premio di Spagna è risultata sbagliata. “Ho provato la moto di Stefan Bradl, ci ho fatto diversi run, ma non abbiamo tratto dei commenti super positivi – ha commentato il pilota del team LCR a Motorsport.com – Solo un’area era migliore, ma per il resto i giri non venivano fuori. Non è ancora la moto per cui possiamo dire che abbiamo fatto lo step. Queste informazioni sono utili e aiutano a capire la direzione da prendere“.

La disperazione regna sovrana in casa Honda
Johann Zarco nel box LCR (Ansa) Nextmoto.it

La bordata di Zarco è di quelle velenose. “È molto difficile trovare il bilanciamento per una moto che vada un secondo più veloce. Ho fatto molti giri, run brevi, ma concentrandomi sulla moto. Abbiamo anche cambiato le cose per fare tutto step by step. Il centauro francese si aspettava dei passi in avanti, ma si è allineato con Mir sulle problematiche del nuovo mezzo.

Gestione cookie