Fallimento Jorge Lorenzo, rivelazione assurda: nessuno lo avrebbe immaginato

Fallimento Jorge Lorenzo, rivelazione assurda: nessuno lo avrebbe immaginato. A distanza di tempo spunta una spiegazione incredibile

Che cosa accomuna Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, due dei grandi duellanti negli ultimi 15 anni di MotoGP? La classe e la determinazione in sella, il marchio di piloti vincenti ma anche aver pilotato tre dei marchi storici in MotoGP.

Fallimento Jorge Lorenzo, rivelazione assurda - NextMoto.it
Fallimento Jorge Lorenzo, rivelazione assurda – NextMoto.it.

Rossi ha vinto moltissimo sia con la Honda che con Yamaha mentre ha fallito nei suoi due anni con Ducati. Lorenzo invece i suoi tre mondiali li ha vinti con Yamaha, poi con Ducati forse ha lasciato nel momento sbagliato e con Honda ha messo fine alla sua carriera.

Un addio che fin da subito molti hanno giudicato troppo affrettato, perché il maiorchino era ancora relativamente giovane e avrebbe potuto raccogliere molto di più. Invece a 32 anni, con 47 vittorie e 43 pole in MotoGP ha detto basta mettendo fine ad una carriera che gli ha regalato tre titoli (più i due in Moto2). Qualcuno lo ha giudicato un fallimento, anche perché arrivava dalle due stagioni in chiaroscuro con la Desmosedici. Ma è proprio cosi?

Fallimento Jorge Lorenzo, rivelazione assurda: Honda è stato il suo ultimo team

In effetti nel 2019, quando Jorge Lorenzo ha fatto coppia con Marc Marquez nel Team Repsol Honda, sembrava che non cui fossero speranze per la concorrenza. Effettivamente alla fine di quella stagione il madrileno ha vinto il suo sesto titolo nella classe regna del Motomondiale e il marchio giapponese ha dimostrato di essere il più forte.

Però a Jorge sono rimasti solo i rimpianti. Il 20 gennaio di quell’anno primo infortunio con la frattura dello scafoide sinistro in allenamento che lo costrinse a saltare i test in Malesia.

Il 9 marzo caduta durante le qualifiche del primo GP in Qatar. Subisce e prima costola destra incrinata. E ancora un’altra caduta nelle Libere di Assen il 28 giugno con la frattura della sesta e ottava vertebra dorsale.

A fine stagione, la decisione: “Mi ritiro perché mi è impossibile trovare ancora le motivazioni giuste. L’idea del ritiro mi è venuta ad Assen mentre rotolavo dopo una caduta. Ho pensato tra me e me: ma ne vale davvero la pena?”. Secondo lui no e quindi disse addio.

Jorge Lorenzo con la Honda - NextMoto.it
Jorge Lorenzo con la Honda – NextMoto.it

Poi negli anni successivi ha spiegato anche che la Honda era stata modellata sulle richieste e sullo stile di guida che aveva Marquez, diverso dal suo. Ma è rimasto convinto che se fosse rimasto, anche la moto giapponese sarebbe un po’ cambiata per andare incontro alle sue esigenze.

Dopo Jorge Lorenzo un altro maiorchino alla Honda: Joan Mir ha una teoria valida

In realtà non lo sapremo mai. E ora la stagione 2023 parte con un altro maiorchino alla Honda come compagno di Marquez. Questa volta tocca a Joan Mir, campione del mondo 2020 (anno del primo grave infortunio di Marc) lasciato a piedi dal ritiro Suzuki.

Un’avventura che sta cercando di vivere con il giusto spirito anche se sa benissimo quanta pressione ci sia in una squadra come quella: “Se hai una mentalità vincente, ti metti pressione da solo e se metti più pressione su te stesso rispetto a quella che arriva dall’esterno non sei influenzato”, ha detto alla presentazione ufficiale.

Joan Mir riparte con il Team Repsol Honda - NextMoto.it
Joan Mir riparte con il Team Repsol Honda – NextMoto.it

Ma ha anche spiegato perché secondo lui Jorge Lorenzo e la Honda insieme non hanno funzionato: “In realtà non mi sono molto fermato a pensare a quello che gli era mancato o cosa non è andato con Pol Espargaro. Io sono un pilota diverso anche se non sto dicendo che sono meglio. È chiaro che arrivare in questa squadra, con un compagno come Marc rende la sfida ancora più complicata”.

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