Chi si occupa di produrre i motori per la SYM? Nella fabbrica girano 2 colossi

Dietro le quinte di SYM, ci sono due nomi che pesano. Per i motori c’è un dettaglio importante, che fa tutta la differenza del mondo

Entrare nello stabilimento di Sanyang Motor, meglio conosciuta come SYM, significa trovarsi in un crocevia internazionale, dove la produzione di scooter e moto va a braccetto con la realizzazione di auto per due giganti della strada: Hyundai e, più recentemente, Kia.

Motori Sym
Motori Sym, chi li fa (Sym) nextmoto.it

Da tempo, infatti, la fabbrica taiwanese non si limita ai due ruote, ma ospita linee dedicate anche ai modelli coreani, gettando un ponte diretto tra Taipei e Seul. È uno scenario poco pubblicizzato, spesso ignorato da chi vede in SYM solo una firma per scooter e motocicli. Invece, tra reparti e officine, la realtà è ben più articolata.

Motori SYM, ecco chi li produce davvero

Sanyang affonda le sue radici nel 1954, quando tutto parte da un minuscolo stabilimento a Neihu: pochi addetti e componenti elettrici come principale attività. Ma è solo l’inizio di una crescita rapida: riorganizzazioni societarie, investimenti, nuovi macchinari e una produzione che si diversifica rapidamente tra stampaggi, veicoli, sistemi tecnologici.

Motori SYM, ecco chi li produce davvero
Motore moto – Nextmoto.it

Nel ’62, grazie a una collaborazione con Honda, la bandiera SYM sventola come la prima casa di motocicli a Taiwan. Motori piccoli, qualità costante, e una progressione che punta dritta agli anni della motorizzazione di massa. La fabbrica non si ferma, con il lancio del TN360 nel ’69 e, un decennio più tardi, la nascita dello stabilimento Hu-Kou: nuovi reparti, nuovi mercati, nuovo dinamismo.

A metà degli anni Novanta, i numeri sono quelli di un enorme successo: moto oltre quota cinque milioni, premi e certificazioni per innovazione e automazione, una presenza che ormai supera i confini locali. Si aprono sedi all’estero, si stringono acquisizioni in Vietnam e in Cina, fino ad arrivare in Italia con SYM Italia ad Arese.

Dietro l’apparente calma dei processi industriali SYM, c’è un meccanismo complesso e ben oliato. Nello stabilimento principale, le linee di produzione non sono destinate solo ai veicoli del gruppo. Dal 2017, accanto alle storiche collaborazioni con Hyundai, anche Kia si affida alla capacità produttiva SYM per mettere su strada alcuni propri modelli, destinati a mercati specifici. Un’integrazione profonda: non ci si limita all’assemblaggio, ma si gestiscono flussi di componentistica, piattaforme comuni e rispetto degli standard internazionali.

Il ruolo di Sanyang non si esaurisce qui. C’è un aspetto meno visibile, eppure cruciale: i motori. A garantire efficienza e affidabilità, infatti, è la stessa Sanyang Motor a produrre internamente i propulsori destinati ai suoi scooter e motocicli. Non esternalizza, non si appoggia a fornitori terzi: tutto resta “in casa”, dalla progettazione alle prove su banco. Questa scelta assicura un controllo diretto sulla qualità, un asset fondamentale per chi punta su prestazioni e durata, soprattutto in segmenti cittadini e medi.

Affiancando la produzione di auto per due colossi coreani, Sanyang si è ritagliata una posizione unica nell’industria, dove tradizione e innovazione corrono su binari paralleli, e i motori… parlano sempre la stessa lingua.

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