La mobilità è sempre più complessa nelle città e ora le ZTL sono un vero problema.
Da molti anni sono tanti i cittadini che hanno evidenziato i problemi che sono derivati dall’introduzione delle ZTL nelle grandi città, con la mobilità che si è fatta sempre più complessa. Questa infatti è una pratica che ha sicuramente perso il nobile intento iniziale di preservare il centro cittadino, il quale spesso era costruito ben prima della nascita delle auto.

Destreggiarsi in strade strette e spesso non asfaltate, ma solo realizzate con ciottolati non è di certo il massimo, né per il luogo né per le stesse auto. Il problema è che oggi le ZTL sono diventati interi quartieri e soprattutto basta pagare per poter entrare, come se questo bastasse per rendere la vettura meno inquinante.
Inoltre è bene sottolineare come in molte zone ci sia un vero e proprio attacco diretto nei confronti delle motociclette. I biker molto spesso sono presi di mira e diventa dunque necessario cercare di trovare delle soluzioni per risolvere la questione, con componenti delle istituzioni che stanno cercando di risolvere alla base lo stop per le moto inquinanti.
Stop alle moto a Milano? Interviene il Governo
Di recente ha parlato il responsabile dell’automotive della Lega Alberto Di Rubba, con questi che ha sottolineato come la situazione a Milano per le moto si sta trasformando in una situazione davvero esagerata. Per pima cosa si è evidenziato, in un’intervista rilasciata a DueRuote, come l’obiettivo era quello di prendere tempo e intanto rimandare di un anno l’entrata in vigore di questi divieti.

Di Rubba però sottolinea come si tratti solo di un piccolo passo compiuto e che non è assolutamente il finale di ciò che si cerca di ottenere, che è di fatto l’annullamento totale di questa Legge. Infatti il problema si estende nel momento in cui si passa alle moto, con il Comune di Milano che parla di vietare le moto Euro3 dal 2028, una vera assurdità.
Inoltre Di Rubba evidenzia come non sia un problema e un danno solo per i cittadini milanesi, ma anche per tutti quelli che ogni giorno vengono a lavorare a Milano. Un piano che deve essere rivisto, con il capoluogo lombardo che sta diventando sempre più complesso da vivere e soprattutto la mobilità è davvero limitante.