I carburanti del futuro sono sempre più apprezzati e lo si vede anche dal piano di BMW.
Negli ultimi anni sono diverse le aziende che stanno evidenziando come sarebbe di fatto un errore limitarsi solo all’elettrico. I carburanti odierni sono decisamente al passo con i tempi, tanto è vero che si ha la possibilità di guardare con grande interesse alla produzione di innovativi sistemi che possano anche essere ecologici.

Questa risulterebbe essere la soluzione migliore, anche perché permetterebbe di continuare a utilizzare quei motori termici che sono decisamente i più richiesti e soprattutto sono i più prestazionali. La BMW è un colosso che si è spesso prodigato nello sviluppo e nella creazione di carburanti innovativi.
Lo si vede dunque anche con uno degli ultimi progetti che risulta essere sicuramente innovativo e che vede pienamente l’appoggio dell‘Italia. Si parla infatti di quelli che sono chiamati al giorno d’oggi come i biodiesel, con questi che diventano fondamentali per poter garantire efficienza e qualità alle auto odierne.
Biodiesel HVO di BMW: arriva lo storico accordo con Eni
Ora è tempo di ammirare il grande sviluppo che sta portando avanti in questi anni la BMW, con il marchio tedesco che ora ha trovato il modo di portare a conclusione un grande accordo con Eni. BMW ha sempre messo in chiaro come il suo piano sia multienergetico e non limitato solo a una motorizzazione, motivo per il quale arriva la firma di una Lettera d’intenti tra la casa tedesca ed Eni.

Le parti infatti si impegnano ora nel portare avanti una serie di iniziative di sviluppo congiunte in modo tale da poter dare vita a un nuovo biocarburante. L’HVO infatti è il biocarburante che produce Eni, con i risultati che sono eccezionali e soprattutto risulta essere del tutto ecologico, visto come ha la possibilità di essere realizzato al 100% con materie prime rinnovabili.
Sono diversi i punti sui quali lavoreranno in comune BMW ed Eni, ma entrambe le aziende hanno le idee ben chiare da questo punto di vista. Prima di tutto infatti si deve fare in modo che si possa creare un sistema quanto più attento alla neutralità tecnologica, con il bene dell’ambiente che passa da piani diversi e non solo dalla scelta dell’elettrico. Tra i test di HVO ci saranno dunque i motori diesel della casa tedesca.