Allarme in MotoGP, piloti impauriti: può arrivare il provvedimento a sorpresa

In MotoGP scatta l’allarme che mette in ansia tutti i piloti, con il provvedimento che rischia di rivoluzionare il mondo delle corse.

La lotta nel MotoMondiale del 2024 sarà accesa e vibrante come poche volte era accaduto. Sono ben quattro i piloti che, almeno sulla carta si giocheranno il titolo mondiale, senza però dimenticare il grande sviluppo che stanno portando avanti delle scuderie come la Aprila o la KTM.

Brad Binder KTM MotoGP paura piloti velocità massima
MotoGP, i piloti sono impauriti (Ansa – nextmoto.it)

La Ducati ufficiale ha modo infatti di portare avanti il discorso titolo non solo con Pecco Bagnaia, ma anche con un Enea Bastianini che sembra essersi ritrovato dopo un 2023 molto difficile. Inoltre è innegabile come Jorge Martin in Pramac sarà ancora parte integrante della lotta al titolo e in fondo a questo gruppetto vi è un signore che ha vinto otto Mondiali: Marc Marquez.

Le emozioni infatti non sono di certo mancate in queste prime prove del 2024, con la lotta per le prime posizioni che è stata avvincente. Le moto stanno subendo una serie di modifiche che le permettono così di diventare sempre più potenti e in grado così di sprigionare tutta la propria potenza.

Per questo motivo vi è grande interesse attorno al miglioramento di queste due ruote, anche se qualcosa sta per cambiare. Nello scorso Mondiale, in occasione del GP del Mugello, la KTM di Brad Binder ha stabilito il record assoluto nella storia della MotoGP, toccando un picco massimo spaventoso di ben 366,1 km/h. Sembra giunto il momento di intervenire, in modo tale da poter venire quanto più incontro possibile ai piloti.

MotoGP meno potenti: ecco il piano futuro

Per quanto sia innegabile il fatto che i mezzi da corsa, moto o auto che siano, hanno la necessità di essere quanto più veloci e prestazionali possibile, di certo si devono dare delle regole anche nel campo della sicurezza. Lo si è visto anche negli anni ’80 con i rally, dove le Gruppo B sono state tra le auto più amate, ma al tempo stesso erano anche troppo potenti.

Brad Binder KTM MotoGP paura piloti velocità massima
Brad Binder, record di velocità (Ansa – nextmoto.it)

In una competizione come il WRC non vi è un circuito dove si ha la possibilità di sbattere contro un muretto di pneumatici, ma si rischia di cadere verso un precipizio e in ogni punto della strada vi sono migliaia di tifosi. Per questo motivo si decise di passare al Gruppo A, auto di serie molto meno potenti e più vicine alla sicurezza dei piloti.

Questo aspetto dunque potrebbe essere riproposto anche dalla stessa MotoGP, la quale non sembra più essere intenzionata a portare avanti il discorso legato alla potenza delle moto in modo così maniacale. Lo ha spiegato molto bene anche Loris Capirossi, durante un’intervista al “Corriere della Sera”, con l’ex pilota che ha messo in chiaro alcuni punti.

“Negli ultimi 4 anni lo sviluppo è stato stratosferico, soprattutto a livello di aerodinamica”. A rincarare la dose ci ha pensato anche Gigi Dall’Igna, con il direttore generale di Ducati Corse, che ha evidenziato come al momento la velocità di punta sia troppo elevata. Questo va a causare una serie di problemi ai piloti e agli ingegneri, dunque il nuovo regolamento andrà a vertere proprio su questo aspetto, con la sua durata che sarà fino al 2031.

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