[galleria id=”473″]La strada che le case motoristiche stanno imboccando è quella che coniuga la riduzione dei costi con il rispetto per l’ ambiente. Semaforo verde, dunque, alla sperimentazione di nuovi motori che consentano di utilizzare combustibili differenti da quelli comunemente utilizzati, e che sfruttino altre forme di energia.
Anche la Yamaha si sta muovendo in questa direzione con la nuova Yamaha Bifuel che funzionerebbe grazie al” uso dell’ etanolo.Gli ingegneri dei tre diapason sarebbero concentrati sullo sviluppo di una nuova motocicletta Yamaha concepita per funzionare con benzina ed etanolo.
Una risposta ai tanti che credono il mondo del motociclismo immune da tutti quegli accorgimenti tecnici e motori ecologici innovativi che sono in studio per le quattro ruote.
La Yamaha Bifuel, invece, potrebbe essere presto una realtà tangibile: presumibilmente una commuter monociclindrica on off, la nuova due ruote dagli occhi a mandorla potrebbe utilizzare indifferentemente benzina o etanolo, probabilmente E85, ossia un carburante costituito all’85% da etanolo e al 15% da combustibili di derivazione fossile come la benzina.
Di fatto, questa miscela è conosciuta con il nome di bioetanolo, ha 105 ottani e, tra le sue illustri apparizioni, ha avuto l’ onore di alimentare il possente V8 di una ruggente Ferrari al Salone di Detroit.
Attualmente, l’ etanolo è mediamente diffuso nei paesi dell’ America Latina la cui temperatura agevola l’ uso di questo combustibile che, utilizzato puro, si trova in difficoltà nella fase di accensione in climi più rigidi.
Nei paesi freddi, dunque, occorre diluire ulteriormente la percentuale di etanolo utilizzato proprio per favorire una corretta accensione. C’è da dire che l’ impiego dell’ etanolo favorirebbe una riduzione delle emissioni di CO2 e un risparmio economico del 30% circa rispetto ai costi della benzina.
Munita di 2 serbatoii separati, rispettivamente per la benzina e per l’ etanolo, la Yamaha Bifuel potrebbe trasformarsi da esercizio di stile a realtà nel giro di poco tempo.
Capillarità dei distributori di E85 permettendo.
